Non c’è dubbio, quando siamo al supermercato è difficile non cadere nella tentazione di acquistare una busta di insalata. I motivi sono molteplici e semplici: l’insalata in busta è semplice e veloce da preparare e fa bene (almeno crediamo). In effetti, nella stragrande maggioranza dei casi non c’è niente da obiettare. Eppure, dobbiamo fare attenzione perché il nostro contorno preferito può nascondere brutte sorprese per la salute. I problemi che sorgono sono di natura igienico-sanitaria. Quando acquistiamo l’insalata in busta crediamo l’abbiano trattata e conservata nel modo migliore per farla arrivare sulle nostre tavole. Ma la verità è che non possiamo averne la garanzia. Per questo è meglio stare attenti e metterci al riparo da brutte sorprese adottando piccole accortezze.
Confezionamento
L’insalata in busta è classificata come “prodotto di quarta gamma”. Questa dicitura sta ad indicare una verdura già pronta per essere mangiata, senza dover subire alcuna ulteriore manipolazione. Morale: apriamo la busta, versiamo l’insalata nel piatto, condiamo con olio e sale e abbiamo il contorno servito.
Questi prodotti devono rispettare alcune regole di produzione, vincolate dalla Legge 77/2011 circa i prodotti agricoli. Per esempio, dal momento della raccolta a quando arrivano nelle case dei consumatori devono mantenere una temperatura di 8 gradi. Devono anche sottostare a un doppio lavaggio, in vasche con un ricambio di acqua continuo. Il rispetto di questi parametri serve a garantire la freschezza del prodotto e l’assenza di batteri pericolosi (eventualità probabile visto che l’insalata nasce dalla terra).
Queste procedure non sono sempre facili da rispettare e in alcuni casi, la mancata osservazione, può favorire il proliferare di batteri.
Attenzione perché il nostro contorno preferito può nascondere brutte sorprese per la salute
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Solo per fare un esempio, nel momento in cui si imbusta l’insalata è difficile che sia mantenuta la temperatura prevista dalla legge. Anche i banchi frigo del supermercato, impostati a 8 gradi, potrebbero essere soggetti a sbalzi di temperatura (per esempio, in basso sono sempre più freddi che in alto). Se anche un solo parametro non viene rispettato, l’insalata in busta può non essere del tutto sterile.
Per essere sicuri di mangiare insalata in busta priva di batteri dobbiamo sempre lavarla, benché in teoria non sia necessario. Un altro trucco è evitare i sacchetti gonfi. Quando un sacchetto, al supermercato, sembra gonfio d’aria, è probabile sia iniziato un processo di fermentazione batterica. Seguendo questi piccoli accorgimenti, potremo continuare ad acquistare la nostra insalata senza pensieri.
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