Attenzione perché il genitore separato potrebbe perdere l’affidamento esclusivo del figlio minore in questo caso

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Il minore che si trova a vivere l’intensa esperienza rappresentata dalla crisi coniugale dei genitori, viene tutelato dalla legge sotto diversi profili. Innanzitutto conserva il diritto alla bigenitorialità, ossia il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e profondo con entrambi i genitori. Gli ex coniugi, infatti sono tenuti a mantenere, educare e curare il figlio anche a seguito della separazione. In questa situazione il giudice garantisce la tutela dei suoi diritti adottando provvedimenti che si preoccupino esclusivamente dell’interesse morale e materiale del minore.

Affidamento condiviso e affidamento esclusivo

Tra la varie decisioni che il giudice deve prendere, quella che ha ad oggetto l’affido del minore risulta di particolare impatto nella sua vita quotidiana. Nello specifico, quella che riguarda il collocamento fisico del figlio, se cioè dovrà andare a vivere con la madre o con il padre.  Da un lato si potrebbe sostenere che l’affido condiviso sia la scelta migliore perché i genitori dovranno confrontarsi sulle scelte da adottare. In questo modo si garantisce una sorta di continuità tra quella che era la quotidianità prima della separazione e quella che si viene a creare dopo la separazione.

Dall’altro lato questo implica che il figlio si ritrovi sballottato da una casa ad un’altra senza potersi creare delle vere e proprie abitudini di vita regolari. Proprio per questa ragione il giudice spesso decide di affidare il figlio solo ad uno dei genitori sebbene entrambi rimangono titolari della responsabilità genitoriale. Ciò significa che dovranno discutere le scelte più importanti e adottarle di comune accordo.

Attenzione perché il genitore separato potrebbe perdere l’affidamento esclusivo del figlio minore in questi casi

Quando il giudice decide di optare per l’affido esclusivo deve tenere conto anche della volontà del minore. Inoltre, il Tribunale potrà in un secondo momento modificare tutte le decisioni prese se le circostanze dovessero mutare. Ci sono in particolare delle situazioni a cui bisogna prestare attenzione perché il genitore separato potrebbe perdere l’affido esclusivo del figlio.

Infatti i giudici della Corte di Cassazione (n. 11448 del 2017) hanno affermato che il figlio potrebbe essere collocato presso il padre e non più verso la madre se questa gli impone una presenza invasiva del nuovo partner. Rifarsi una vita dopo la fine di un matrimonio è assolutamente auspicabile e questo può comprendere anche una nuova relazione. Quando però questa relazione diventa motivo di disagio per il minore i giudici potrebbero ritenere più opportuno collocarlo presso l’altro genitore.

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