Tutti devono stare attenti al livello di colesterolo che hanno nel sangue. Un valore ottimale complessivo, sommando colesterolo LDL e HDL, è di 200 mg per 100 ml di sangue. Nello specifico, il colesterolo LDL non dovrebbe superare gli 80 mg, mentre l’HDL può arrivare sino ai 120 mg. Chiaro è che questi parametri cambiano da soggetto a soggetto.
Per esempio, l’attenzione dovuta aumenta per chi ha avuto una malattia cardiovascolare, come infarto e ictus. Queste malattie sono ancora la causa principale di morte in Italia. Il 35,8% di tutti i decessi annui deriva da problematiche legate al cuore e ai vasi sanguigni. Per fortuna, c’è anche una grande fetta di popolazione che sventa la malattia. Queste persone devono rispettare uno stile di vita ancora più rigido del normale, se vogliono ridurre sensibilmente il rischio che la malattia si ripresenti.
Attenzione perché il colesterolo cattivo non dovrebbe superare questo valore dopo una malattia cardiovascolare
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Le persone che non vogliono rischiare un infarto o un ictus devono tenere i livelli di colesterolo ancora più bassi di quelli normalmente accettabili. Per loro, un valore ottimale di colesterolo LDL è inferiore ai 70 mg per 100 ml. Dunque attenzione perché il colesterolo cattivo non dovrebbe superare questo valore dopo una malattia cardiovascolare. A dirlo sono studi pubblicati sulle pagine della Fondazione Veronesi.
Per quanto riguarda l’infarto, le arterie ostruite sono una delle cause principali. L’ostruzione è provocata da placche aterosclerotiche, costituite principalmente da cumuli di trigliceridi e colesterolo, che rendono più difficile il passaggio del sangue. Per questo motivo, riducendo i livelli di colesterolo riduciamo anche il rischio di infarto.
Lo stesso vale per l’ictus. Studi mostrano come ridurre il colesterolo LDL sotto i 70 mg riduce il rischio che il problema si ripresenti. In entrambi i casi (sia quello di infarto che ti ictus), pare che un livello davvero ideale per scongiurare nuove complicazioni sia intorno ai 55 mg.
Una doppia terapia per scongiurare che la malattia si ripresenti
La prima cosa da fare per abbassare ulteriormente i livelli di colesterolo cattivo sarebbe badare maggiormente all’alimentazione. Consumare cibi sani, poveri di grassi è già un primo importante passo verso la prevenzione. Negli ultimi anni, contro le placche aterosclerotiche, la terapia medica più utilizzata è quella che sfrutta le statine. Recenti studi hanno però svelato che unire alle statine l’uso dell’ezetimibe, farmaco usato contro l’ipercolesterolemia, è una strategia ancor più vincente. L’azione combinata dei due farmaci parrebbe dare risultati eccellenti, specialmente per la prevenzione secondaria (quella fatta da chi ha già sventato la malattia). Prima di utilizzare qualsiasi tipo di farmaco, però, bisogna consultare il medico di fiducia.
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