Quando si pensa all’eredità che una persona cara potrebbe lasciare, non è detto che tale idea si concretizzi in un reale vantaggio economico per l’erede. In alcuni casi, oltre ai beni immobili o mobili si ereditano dei debiti che toccherà in qualche modo ripagare. Ciò è vero soprattutto se ci si configura come eredi di fronte alla legge. In tale ottica, infatti, è utile capire cosa distingua un erede da un legatario in termini di responsabilità che interessano il pagamento dei debiti. Attenzione perché gli eredi rischiano di pagare parecchi soldi di tasca propria se accettano l’eredità e fanno la successione all’Agenzia delle Entrate in questi casi.
Chi è l’erede e chi il legatario?
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La normativa che si pone alla base delle successioni identifica diversi soggetti che assumono dei ruoli stabili dalla legge stessa. In tale ottica è possibile individuare due differenti figure che subentrano al defunto e alla sua eredità. Uno è l’erede, l’altro il legatario. Che differenza c’è tra questi due e chi rischia di dover pagare i debiti del defunto? La sostanziale distinzione che esiste tra queste due figure la delinea l’art. 588 del codice civile. Il testamento che dispone il defunto può essere a titolo universale oppure a titolo particolare.
Nel primo caso, l’intero patrimonio ereditario, o una quota di esso, va alla persona designata. Questo significa che l’erede subentra nell’attivo ereditario in maniera indiscriminata e illimitata, quindi si fa carico anche degli eventuali debiti. Nel secondo caso, il successore particolare riceve esclusivamente un bene o un diritto specifico come ha stabilito il defunto. Quindi egli non rientra nell’attivo ereditario a tutti gli effetti.
Attenzione perché gli eredi rischiano di pagare parecchi soldi di tasca propria se accettano l’eredità e fanno la successione all’Agenzia delle Entrate in questi casi
La differenza tra le due figure giuridiche determina una riflessione anche sull’eredità in caso di debiti. Il legatario, ricevendo il singolo bene, non rischia l’aggressione del suo patrimonio dai creditori del defunto in caso di debiti in eredità. Lo stesso non può dirsi per l’erede che accettando l’eredità accetta anche eventuali debiti. Come può fare allora l’erede per tutelarsi e non perdere anche i propri soldi per pagare i debiti che ha lasciato il defunto? In simili circostanze è utile valutare l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario. Abbiamo ampiamente illustrato questa formula nell’articolo “Come fare per non ereditare i debiti dei genitori”.
In altri casi, invece, è utile sapere che per i depositi sul conto corrente del defunto, si potrebbero percepire anche gli interessi maturati sullo stesso. Maggiori dettagli sono consultabili nell’articolo: “Gli eredi hanno diritto a ricevere questi soldi e spesso non lo sanno”.