In caso di mal di stomaco, o altri problemi legati al tratto gastrointestinale, bisognerebbe prestare attenzione all’alimentazione, come più volte ripetuto anche sulle nostre pagine.
Tuttavia, in alcune circostanze, potrebbe capitare che l’insorgenza di queste problematiche sia dovuta ad altri fattori. Infatti, ci sono diverse patologie legate a questo sintomo che spesso vengono trattate con dei particolari farmaci detti “gastroprotettori”.
In questo articolo, quindi, analizzeremo nel dettaglio i benefici e le controindicazioni di questi farmaci che hanno rivoluzionato il modo di trattare alcuni disturbi intestinali.
Cosa sono i gastroprotettori?
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I gastroprotettori sono dei farmaci che hanno lo scopo di proteggere la mucosa gastrica e contrastare la secrezione di acido cloridrico. Grazie ad essi, infatti, si potrebbero contrastare ulcere gastriche e duodenali, sanguinamenti gastrointestinali o il reflusso gastroesofageo, senza ricorrere ad interventi chirurgici. In base alla loro funzione, quindi, in genere si distinguono:
- inibitori e neutralizzatori della secrezione acida dello stomaco;
- protettori della mucosa gastro duodenale.
Tuttavia, bisognerebbe fare attenzione perché chi assume gastroprotettori potrebbe sviluppare questi effetti collaterali
L’Istituto Superiore di Sanità, in alcuni studi, avverte che i farmaci gastroprotettori potrebbero generare diversi effetti indesiderati. Tra questi rientrerebbero, ad esempio, stitichezza, meteorismo, mal di stomaco, diarrea, nausea o vomito, che tendono a scomparire con la sospensione del farmaco.
Effetti collaterali ben più gravi, invece, potrebbero comparire in caso di una prolungata terapia con questi farmaci. Nel caso degli inibitori della secrezione acida, ad esempio, si potrebbero riscontrare:
- infezioni polmonari e gastrointestinali;
- un maggior rischio di fratture, dovuto al malassorbimento del calcio;
- alterazioni renali;
- un rischio più elevato di sviluppare segni di demenza;
- diminuzione dell’assorbimento di micronutrienti, come ferro, vitamina B12 e calcio, nel sangue;
- un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Va sottolineato, però, che la reale frequenza di questi effetti collaterali non è ancora certa, a causa della mancanza di adeguati controlli. Altri gastroprotettori, in particolare gli antagonisti dei ricettori istaminici H2, invece, potrebbero causare impotenza e ginecomastia (crescita del seno negli uomini).
L’Istituto Humanitas, inoltre, avverte che bisognerebbe fare attenzione perché chi assume gastroprotettori per molto tempo, potrebbe aumentare anche il rischio di mortalità. Quindi, è molto importante seguire questo tipo di terapie per periodi di tempo limitati, oppure a cicli, rispettando le indicazioni del proprio medico.
Approfondimento
Chi assume questi comunissimi farmaci dovrebbe fare attenzione all’eventuale assunzione di caffè