Panta rei, ovvero tutto cambia in qualunque ambito della vita umana. Questo vale anche per i buoni fruttiferi postali (BFP), la cui offerta si rinnova e si rimodula nel tempo. Al riguardo, attenzione perché alle Poste è disponibile un nuovo buono fruttifero mentre un altro non è più sottoscrivibile. Vediamo di quali titoli si tratta e come si compone l’attuale ventaglio degli strumenti offerti.
I punti di forza e di debolezza dei buoni fruttiferi postali
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I BFP sono prodotti emessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la controllata del MEF (Ministero Economia e Finanze). Questa Istituzione finanziaria dello Stato li colloca presso i risparmiatori per il tramite di Poste Italiane.
Ricordiamo che sono due le famiglie di prodotti emessi dal Tesoro e a disposizione dei risparmiatori, ossia i buoni e i titoli di Stato. Abbiamo visto che il rendimento dei BTP a 10 sta volando alle stelle, offrendo buone opportunità di investimento.
Al pari di tutti gli strumenti finanziari, anche i BFP hanno pregi e difetti. Quanto ai primi, essi non prevedono alcun costo di sottoscrizione, gestione e rimborso, salvo gli oneri fiscali. Il rimborso può avvenire a scadenza quanto durante il periodo di maturazione. Il cliente riceve il 100% del capitale depositato maggiorato degli interessi delle sole finestre temporali completate.
I BFP godono della garanzia dello Stato e sugli interessi si applica una tassazione agevolata al 12,50%. Si sottoscrivono sia allo sportello fisico quanto in remoto, cioè tramite web e app BancoPosta (previa abilitazione). Infine si sottoscrivono anche per importi di modesta entità, quindi praticamente accessibili a tutti.
Tra i contro dello strumento ne citiamo 3 in particolare. Primo, gli interessi si riscuotono solo all’atto del riscatto del buono, mai durante il tempo di maturazione. Poi hanno una struttura cedolare del tipo progressiva, che non premia il breve periodo di possesso del titolo. Infine gli interessi offerti sono mediamente risicati rispetto a quanto offre la concorrenza a parità di durata.
Attenzione perché alle Poste è disponibile un nuovo buono fruttifero per depositare i soldi mentre questo buono non è più in emissione
Vediamo quali sono oggi i BFP offerti da CDP e a disposizione dei risparmiatori:
- buono 3X4, dura 12 anni e ha un rendimento annuo lordo a scadenza dello 0,50%;
- buono 4X4, per investire fino a 16 anni con un rendimento annuo lordo finale pari allo 0,75%;
- buono ordinario, di durata ventennale e rendimento annuo lordo a scadenza dello 0,30%;
- buono 5X5, ossia 25 anni di vita complessiva e rendimento annuo lordo finale dell’1,50%. Al riguardo abbiamo visto quanto si guadagna a 5, 10, 15 e 20 anni investendo 10mila euro sullo strumento;
- buono 4 anni risparmiosemplice, di durata pari a 4 anni e rendimento “doppio”. Ossia il rendimento annuo lordo standard a scadenza è dello 0,25%, che raddoppia a 0,50% con almeno 24 sottoscrizioni periodiche del Piano che lo prevede;
- buono dedicato ai minori, con 18 anni di durata massima e rendimento annuo lordo fino al 2,50%.
È arrivato un nuovo buono fruttifero mentre questo titolo non è più disponibile
Dunque, al momento in cui scriviamo la novità in ingresso è il buono 5X5 che ha debuttato dal 22 febbraio 2022.
Invece il titolo non più in emissione dal 15 aprile, cioè non più sottoscrivibile dai risparmiatori, è il buono Obiettivo 65.
Quindi attenzione perché alle Poste vi è un’occasione di investimento imperdibile.
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