Prima di partire per un viaggio all’estero è importante sapere le norme per la partenza e il rientro. In regime di Covid non basta più rispettare semplicemente le limitazioni sui bagagli per essere sicuri di salire a bordo, come molti sanno. Alcuni paesi richiedono obbligatoriamente un tampone effettuato nelle ore precedenti il volo, altri si accontentano della sola Certificazione Verde, altri ancora pretendono la quarantena fiduciaria. Per l’Italia in base al paese di provenienza sono previste differenti restrizioni e requisiti e la Grecia rientra attualmente nell’Elenco C. Perciò, attenzione perché al rientro dalla Grecia potremmo rischiare la quarantena se accade questo.
Inoltre, se ancora non siamo partiti per la nostra vacanza potremmo non conoscere le ultime novità riguardanti l’imbarco per la Grecia. Innanzitutto, “Pochi sanno che partendo per la Grecia senza questi 2 documenti si rischia l’imbarco”. Ma l’ansia di rimanere a piedi, per così dire, può propagarsi fino all’arrivo nel paese di destinazione. Questo perché giunti in aeroporto potremmo essere chiamati in modo casuale ad effettuare un test rapido, il cui rifiuto ha amare conseguenze. Ne abbiamo scritto a riguardo in “Attenzione perché all’arrivo in Grecia in modo imprevedibile potremmo essere chiamati a fare questo test”.
Attenzione perché al rientro dalla Grecia potremmo rischiare la quarantena se accade questo
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Come già spiegato prima, la Grecia rientra nell’Elenco C dei paesi di provenienza per l’Italia, insieme a Belgio, Francia, Germania, Malta, Paesi Bassi e altri. I viaggiatori che partono da questi devono presentare specifici documenti, in assenza dei quali scatta l’obbligo di quarantena fiduciaria con conseguente tampone.
Per il rientro dalla Grecia il viaggiatore deve compilare, innanzitutto, il formulario online di localizzazione, o dPLF. Quest’ultimo potrà essere presentato ai controlli sia in versione digitale che in forma cartacea. Dopo di che lo stesso dovrà essere munito di Certificazione Verde o, in alternativa, di un documento sostitutivo che ne attesti le stesse condizioni. Queste sono o il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o l’avvenuta guarigione da Covid-19 o l’effettuazione di un test antigenico o molecolare. Si ricorda che il test deve essere stato effettuato nelle 48 ore antecedenti il volo per essere valido.
In assenza del dPLF o di una delle certificazioni proposte sopra scatta l’obbligo di quarantena. È previsto, infatti, che il viaggiatore in questione debba sottoporsi a isolamento fiduciario della durata minima di 5 giorni. Al termine del periodo di isolamento quest’ultimo dovrà, poi, effettuare un test molecolare o antigenico. Tutti i dettagli sono disponibili sulla piattaforma di Viaggiare Sicuri.