Tra i principali rimedi per la pulizia della casa, quelli naturali sono i “preferiti” della nonna quando si parla di alternativa ai prodotti reperibili in commercio. Utili in bagno come in cucina, ma anche negli altri locali della nostra casa. Perfino per l’esterno e il giardino. Eppure non dovremmo abusare di loro, in particolare potrebbero essere addirittura dannosi per alcune superfici. Stiamo parlando del bicarbonato e del limone. Vediamo insieme quando non è assolutamente una buona idea utilizzarli.
Sappiamo perfettamente quanto siano consigliati per la pulizia della casa. Poca spesa, tanta resa, direbbe la solita saggia nonna. Infatti, limone e bicarbonato, e con essi sale grosso e aceto, oltre a essere efficaci su molti tipi di sporco, sono anche particolarmente economici. Tuttavia, anche se non moltissime, può capitare che ci siano delle controindicazioni al loro utilizzo. O, in alcuni casi, addirittura che essi siano deleteri per determinate superfici.
Cosa non si deve pulire con il succo di limone
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Non sono tanti gli oggetti che considerano il limone come un nemico. Uno di essi, però, è molto prezioso. Ci riferiamo alle perle. La sua acidità, infatti, è nociva per uno dei gioielli più preziosi per eccellenza. Non solo, esso sarebbe un additivo troppo aggressivo capace di corrodere la loro superficie. Quindi, se non vogliamo rovinarle, si consiglia di utilizzare acqua calda con del semplice sapone di Marsiglia. Oppure, in alternativa, la lanolina o altri detersivi neutri.
Attenzione, non esageriamo con l’uso di bicarbonato e limone
Anche il marmo non va assolutamente pulito con il limone. Infatti, l’acido citrico presente al suo interno andrebbe a corrodere la pietra. Per questo è decisamente da evitare come soluzione. Meglio il bicarbonato? Assolutamente no, anche in questo caso. Infatti, le sue proprietà abrasive andrebbero a intaccare la superficie del marmo, che potrebbe presto trasformarsi da lucida e liscia in opaca e ruvida.
No al bicarbonato anche per pulire i vetri. Il motivo è fondamentalmente lo stesso. Esse andrebbe ad aggredire eccessivamente questo materiale, provocando delle rigature. Quindi, su specchi e finestre è meglio usare della semplice acqua, aggiungendo, al massimo, un po’ di sapone neutro o un minimo di aceto di mele. Anche pulire l’argento con il bicarbonato non sarebbe una grande idea. Questo perché andrebbe a creare una patina che priverebbe la proverbiale lucentezza del prezioso materiale.
Controindicazioni all’uso di questa sostanza ci sarebbero anche nei confronti dell’alluminio. Infatti, c’è il serio rischio che questo si scurisca e non riprenda più il tradizionale colore. Quindi, soprattutto per posate e pentole, magari antiche, sarebbe preferibile un’altra soluzione.
Sfatiamo una leggenda sul bicarbonato
Sfatiamo poi una leggenda. Il bicarbonato non elimina il calcare, quindi è inutile utilizzarlo per questa funzione. Quest’ultimo si scioglie in ambienti acidi, mentre, al contrario, esso è basico. Di conseguenza, è la chimica stessa a suggerire di usare altro, come, per esempio, l’acido citrico o l’aceto.
Infine, anche sul legno bisognerebbe stare attenti. Soprattutto sulle superfici dei mobili antichi sarebbe sconsigliato l’uso del bicarbonato perché il suo potere abrasivo potrebbe segnarli in maniera irreversibile. Cera e olio sono i metodi migliori per farli risplendere. Stesso discorso vale anche per i pavimenti in parquet.
Quindi, attenzione, non esageriamo con l’uso di bicarbonato e limone! Perché se è vero che sono dei grandi alleati nelle pulizie, è altresì vero che alcuni materiali mal li sopportano. Per non utilizzare prodotti specifici, seppur industriali, talvolta ci facciamo prendere troppo dall’entusiasmo e usiamo in maniera impropria quelli cosiddetti naturali. Dobbiamo prestare attenzione dunque, soprattutto su vetro, marmo e legno, onde evitare di rovinarli quasi inesorabilmente.