Si è sempre più abituati a gestire le proprie finanze in maniera dinamica e spesso senza la dovuta attenzione ai costi. Quando poi, arriva l’eventuale, amara scoperta si rimane molto male. L’amara scoperta potrebbe essere un saldo di conto diverso, proprio per l’addebito di commissioni sconosciute. E allora a nulla varrà lamentarsi dei costi e né servirà pensare di cambiare Istituto, perché il vero problema è la mancanza di controllo.
È d’obbligo chiarire subito che le banche sono obbligate alla cosiddetta trasparenza. Perciò, sia in fase di apertura del conto che in corso di rapporto devono comunicare i costi. Anzi in realtà li comunicano con tutti i mezzi possibili. Quindi, basta fare attenzione e leggere tutte le comunicazioni per capire cosa cambia. Infatti l’Art. 119 del TUB obbliga gli istituti finanziari a inviare in forma scritta o su altro supporto l’estratto conto. Si sceglie per convenzione l’invio trimestrale. In virtù di tale invio è possibile contestare l’estratto entro 60 giorni. Domanda: ma se non si verifica, cosa si potrà contestare?
Attenzione nessuno lo controlla mai ma questo formidabile documento è fondamentale per non perdere soldi sul conto in banca
Indice dei contenuti
Qual è il formidabile documento? È il documento di sintesi delle condizioni economiche applicate al conto corrente. In parole semplici è quella parte dell’estratto conto, in genere, l’ultima pagina che indica tutti gli elementi utilizzati per il conteggio delle spese, delle competenze. Ancor più importante sarà quello al 31 dicembre perché riepiloga tutti i costi.
La prima spesa da verificare è l’eventuale addebito di interessi. Saranno indicati i periodi e il tasso applicato in caso si utilizzi un fido o si vada in “rosso”. È bene controllare rapportandosi alla tabella dei tassi soglia a questo link.
Commissione Disponibilità Fondi, Canone e Commissione Istruttoria Veloce
Successivamente è indicata la Commissione Disponibilità Fondi, la quale è applicata se si usufruisce di un affidamento di conto corrente. In genere è tra 0,50% e 2,00%. Poi si elencano le spese operative anche se, in genere, ormai quasi tutte sono raggruppate in un canone omnicomprensivo. Con tale spesa trimestrale, si compendiano tutti i costi per le operazioni in conto dai prelievi, comprendendo quelli al bancomat ai versamenti. Occhio alle variazioni e a ciò che è compreso, soprattutto al costo dei bonifici e a quello dei prelievi bancomat in altre banche.
Poi nel riassunto delle condizioni economiche viene elencata la cosiddetta Commissione d’istruttoria Veloce. La stessa, potrebbe essere applicata in caso di pagamento con sconfinamento. L’esempio è il pagamento di una utenza senza avere i soldi. Questa, come quella descritta in un precedente articolo sul contante , è una vera mazzata perché la CIV va da 25 euro a 100 euro. Perciò, attenzione nessuno lo controlla mai ma questo formidabile documento è fondamentale per non perdere soldi sul conto in banca.