Attenzione chi soffre di questi disturbi non sa che rischi corre mangiando l’anguria

anguria

L’anguria è fra i frutti più amati dell’estate. È fresca e dissetante ed apporta grandi benefici alla salute. Tuttavia non è così per tutti. Ebbene, attenzione chi soffre di questi disturbi non sa che rischi corre mangiando l’anguria. Cerchiamo di capire il perché.

Aminoacidi, acido ascorbico e nitrati

Secondo gli esperti i motivi per cui una bella fetta di anguria può far insorgere dei malesseri sono molti. La polpa di questo frutto è ricca di aminoacidi ed acido ascorbico. Questi sono fra i principali responsabili delle irritazioni della mucosa dello stomaco. In particolare, il pericolo maggiore lo corre chi soffre di ulcera gastrica e di ulcera duodenale. Quindi, se si soffre di queste patologie, una bella fetta di anguria o può causare mal di pancia e crampi addominali.

La parte più verdastra, quella più vicina alla buccia, può contenere dei nitrati o altri prodotti chimici. Questi composti sono utilizzati nella produzione industriale, in accordo ai parametri stabiliti dalla legge, per stimolare la crescita dei frutti. Tuttavia, chi ha lo stomaco delicato potrebbe comunque accusare dei disagi.

Attenzione chi soffre di questi disturbi non sa che rischi corre mangiando l’anguria

Tutti sappiamo che l’anguria è formata in gran parte di acqua. Per questo motivo ha un notevole effetto diuretico. Dunque, in caso di diarrea o di malattie della cistifellea, nella fase acuta è bene evitare di consumare questo frutto. Infatti un’ulteriore perdita di liquidi potrebbe causare uno squilibrio elettrolitico o addirittura una disidratazione.

Infine chi ha il diabete dovrebbe assumere al giorno circa 100 – 150 grammi di frutta. Ma la quantità di anguria consigliata è di soli 200-300 grammi a settimana. Dunque se si soffre di questa patologia è bene prestare particolare attenzione a non fare scorpacciate di questo frutto.

Il consiglio

Per questo, come per quasi tutti i frutti, sarebbe bene scegliere quelli coltivati senza l’utilizzo di prodotti chimici. Un rimedio delle nonne, per eliminare le sostanze tossiche che si depositano sulla buccia del frutto, suggerisce di lavarlo bene prima di tagliarlo. Dunque insaponare l’esterno con una goccia di detersivo per i piatti biologico e poi sciacquare bene.

Approfondimento

“Solo in pochi sanno cosa succede quando mangiamo l’anguria dopo le 19”.

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