A partire dagli anni Novanta si è assistito all’introduzione di tutta una serie di norme tese a limitare progressivamente la circolazione del contante. Il legislatore di turno ha cercato in sostanza di rimarcare e rafforzare alcuni concetti semplici. In primis, il ridimensionamento dell’uso del contante per poter tracciare più facilmente la circolazione del denaro. Poi la sussistenza di elementi giustificativi che correlino l’utilizzo del denaro in base alle entrate.
Vediamo di approfondire di più la materia, dunque attenzione all’utilizzo del denaro contante e alle relative sanzioni amministrative.
I limiti ai pagamenti in contante
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Con riferimento al pagamento in contanti legate ad operazioni di acquisti e vendite in Italia e all’estero il limite è pari a 1.999,99 euro. Poi dal 1° gennaio del 2022 la soglia-limite per il trasferimento di contante verrà ridotta di ulteriori mille euro e quindi arriverà a 999,99 euro.
Questo limite si riferisce al singolo pagamento o a transazioni frazionate artificiosamente, ma nella sostanza collegate tra di loro. Quest’ultimo riferimento è a un periodo frazionato di operazioni da effettuarsi in un arco di tempo di 7 giorni.
Dunque, attenzione all’utilizzo del denaro contante e alle relative sanzioni amministrative
Tra gli esperti si discute sulla forza di quest’ultima specifica. I più scettici, infatti, sostengono che le parti potrebbero anche accordarsi attorno ad una dilazione che andasse oltre i 7 giorni di tempo. Infine ricordiamo che per denaro contante s’intendono le banconote, le monete e i titoli al portatore in euro o in valuta estera assimilabili al contante. Bisogna stare entro tale cifra anche se le somme sono a favore di parenti.
In ultimo ricordiamo l’art. 3, comma 1 del D.L. numero 16 del 2012. Esso infatti innalza il limite all’utilizzo ordinario del contante a 15mila euro in merito all’acquisto di beni e di prestazioni di servizio legati al turismo. Questi acquisti debbono essere effettuati presso commercianti al minuto o agenzie di viaggio. Tali transazioni devono essere effettuate da persone fisiche aventi cittadinanza e residenza non italiana.
Le sanzioni amministrative
L’inosservanza del divieto crea i presupposti per sanzioni amministrative elevate, a danno sia di chi trasferisce e di chi riceve il denaro. Il rischio è infatti quello di esporsi a rischi di contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. E quindi il riferimento è alla possibile applicazione della normativa sull’antiriciclaggio, che prevede tutta una serie di sanzioni.
Approfondimento
A questo punto manca ancora un ultimo tassello, ossia quello che lega l’uso del contante con il suo prelievo dal nostro c/c. Al riguardo rimandiamo all’articolo che segue, in cui rispondiamo in tema di limiti alle soglie di prelievo. Ed esponiamo altresì le sanzioni legate al mancato rispetto di queste disposizioni. Attenzione a multe e sanzioni del Fisco e dell’Agenzia delle Entrate per prelievi dal conto corrente e utilizzo del denaro contante.