Le truffe spuntano come funghi, tanto che ogni giorno sembra essercene una nuova. Peraltro è sempre più facile cascarci: non è banale distinguere fra una chiamata legittima o una falsa. Allora attenzione all’ultima truffa sui contratti di luce e gas perché moltissimi ci stanno cascando.
Mai fidarsi di questa chiamata
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I truffatori attaccano ormai su tutti i fronti. Per esempio, esistono SMS creati per prosciugare il conto in banca. Oppure mail e messaggi Facebook che propongono sconti fasulli di una nota catena di abbigliamento sportivo.
Ma anche il caro, vecchio telefono è ancora un’arma pericolosa nelle mani dei malintenzionati. L’Unione Nazionale Consumatori avvisa infatti di aver ricevuto molte comunicazioni riguardo a una nuova chiamata truffaldina.
Ecco come riconoscerla: l’operatore si presenta affermando di lavorare per una delle aziende più conosciute, come Enel, Eni, A2A ecc. Alcuni affermano addirittura di essere dell’ARERA, ovvero l’Autorità che regola questo settore. Altri ancora si spacciano per broker che possono fornire la tariffa migliore.
Poi il venditore annuncia che il mercato di tutela per luce e gas sta per finire, perciò cambiare fornitore è veramente urgente se non si vuole pagare di più. Infine, cerca di farsi dare le informazioni indispensabili per attivare un contratto.
Altre volte è una voce registrata a fornire simili informazioni, con l’invito a fornire i dati per essere ricontattati. Ma c’è da fidarsi?
Attenzione all’ultima truffa sui contratti di luce e gas perché moltissimi ci stanno cascando
Gli operatori risultano convincenti, tanto che in molti si lasciano persuadere. Ma di vero in quel che dicono c’è ben poco, per questo si può parlare di una vera e propria truffa. Innanzitutto, la fine del mercato di tutela non è imminente, ma prevista per gennaio 2023. In secondo luogo, spesso si tratta di operatori che non lavorano affatto per Enel o Eni, ma anzi per aziende poco conosciute. I truffati lo scoprono soltanto quando riescono a farsi mandare il contratto.
Ecco, dunque, tre importanti consigli per non cascare nelle truffe. Il primo è mai comunicare dati importanti come POD, PDR, codice fiscale, indirizzo o altre informazioni presenti sulla bolletta. In secondo luogo, meglio non dire mai “sì” quando si riceve una telefonata del genere. Infatti, questa parola può essere registrata e usata come una conferma dell’attivazione del contratto.
Infine, bisogna sempre ricordarsi che chi chiama a casa lo fa per vendere, non per fornire informazioni o aiutarci a risparmiare. Seguendo queste tre semplici regole non si è più facili prede per le truffe telefoniche.
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