Attenzione alle vacanze in montagna in famiglia: ecco i casi in cui l’alta quota è sconsigliata

Attenzione alle vacanze in montagna in famiglia

D’estate e in inverno per una vacanza si possono scegliere tante mete. Molti amano trascorrere dei giorni in montagna. Bisogna stare però attenti ad altitudini elevate in alcuni casi particolari che tra poco illustreremo.

La nostra Italia ha un territorio piccolo ma variegato. Troviamo spiagge, colline, laghi, montagne mete di turisti in ogni stagione. In particolare le montagne sono il rifugio estivo di molti. Prati, malghe, aria pura e buon cibo tipico sono i punti di forza. Le passeggiate sono piacevoli, così come le escursioni.

L’inverno offre altri svaghi. Sport come lo sci, lo snowboard e le arrampicate su ghiaccio appassionano tanti.

Affrontare però l’alta quota, partendo da città e paesi dove si vive a pochi metri sul livello del mare, potrebbe causare problemi. Ci sono anche dei casi specifici in cui le precauzioni raddoppiano.

Attenzione alle vacanze in montagna in famiglia e all’alta quota

Quando si viaggia con i bambini si è spesso attenti ai loro segnali di disagio. In montagna oltre i 2.000 metri di altitudine entro 12 ore dall’arrivo potrebbero accusare mal di testa e senso di nausea. Quelli più piccoli potrebbero apparire irrequieti e avere difficoltà a prendere sonno.

Gli specialisti raccomandano di abituare i bambini a poco a poco. Quindi, portarli prima a quote inferiori e dormire una notte prima di salire più in alto. Addirittura sarebbe consigliabile evitare di andare oltre i 2.500 metri con neonati o comunque bambini di pochi anni. L’aria rarefatta potrebbe causare gravi danni. Sarà il pediatra a valutare comunque la situazione. In generale, meglio dotare i bimbi di una copertura adeguata e di occhiali da sole.

In generale, meglio dotare i bimbi di una copertura adeguata e di occhiali da sole

In generale, meglio dotare i bimbi di una copertura adeguata e di occhiali da sole-proiezionidiborsa.it

Sarebbe troppo rischioso poi andare in alta quota oltre i 2.500 metri se si ha una gravidanza a rischio.

Come comportarsi con alcune condizioni patologiche

Altri soggetti a cui verrebbe sconsigliata l’alta quota sono coloro che hanno subito ictus e ischemia da pochi mesi. Inoltre, si annoverano anche i soggetti con infarto cardiaco avuto da meno di un mese, coloro che soffrono di scompenso cardiaco, angina, arteriopatie, ipertensione grave.

In caso di una pressione alta controllata, il freddo e lo sforzo intenso potrebbero peggiorarla.
In generale, per qualsiasi dubbio, specialmente se si ha una patologia grave a polmoni e sistema cardiocircolatorio, è bene consultarsi con il medico.

I cardiopatici dovrebbero adottare ulteriori accortezze ad alta quota

I cardiopatici dovrebbero adottare ulteriori accortezze ad alta quota-proiezionidiborsa.it

Per quanto riguarda i cardiopatici, in alcuni casi lo specialista potrebbe consigliare la quota più adatta fin dove salire in montagna. Tra le precauzioni avremmo:

  • un acclimatamento graduale poiché l’ossigeno è più rarefatto;
  • protezione adeguata contro il freddo;
  • attività fisica leggera;
  • idratazione;
  • una cura farmacologica adattata alla situazione;
  • la ricerca di un posto di soggiorno vicino a ospedali;
  • controllo frequente della pressione arteriosa;
  • evitare bevande alcoliche.

Attenzione alle vacanze in montagna in famiglia, quindi, soprattutto se ci sono bambini e soggetti con certe malattie. Prima di partire consultiamoci con il pediatra o lo specialista.

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