La corsa al rialzo iniziata ad agosto del 2022 potrebbe essere quasi al capolinea. Bisogna fare attenzione alle resistenze storiche. Le azioni Banca Mediolanum, infatti, potrebbero subirne brutte conseguenze. D’altra parte il titolo negli ultimi anni ha corso molto. Basti pensare che negli ultimi 5 anni, tra i 13 istituti bancari quotazioni sul Ftse Mib, Banca Mediolanum è tra gli 8 che hanno avuto un rendimento positivo con un rialzo di oltre il 30%.
Attenzione alle resistenze storiche: questo è il messaggio che arriva dall’analisi grafica su Banca Mediolanum
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Le quotazioni di Banca Mediolanum (MIL:BMED) hanno chiuso la seduta del 17 febbraio in rialzo dello 0,24% rispetto alla seduta precedente, a quota 9,282 euro.
La tendenza in corso è saldamente rialzista e al momento non si vedono grossi problemi all’orizzonte. Le medie, infatti, sono impostate al rialzo da molte settimane come non si vedeva dal 2021. Lo stesso SwingTrading Indicator è impostato al rialzo.
Di cosa dobbiamo preoccuparci quindi?
Come si vede dal grafico le quotazioni sono molto vicine ad area 9,3 € che in passato ha già frenato la spinta rialzista del titolo. Inoltre ci sono due aspetti che non vanno affatto sottovalutati. In area 9,7 € passa la massima estensione rialzista, per cui la probabilità che si possa assistere a un ritracciamento è molto elevata, Inoltre, le quotazioni sono in ipercomprato. L’ultima volta era capitato nel 2021 prima dell’inizio della discesa che ha portato al minimo di luglio 2022.
Una conferma che il ribasso sia partito si potrebbe avere da una chiusura settimanale inferiore a 8,522 €.
La valutazione del titolo
Qualunque sia l’approccio considerato, le azioni Banca Mediolanum appaiono molto sottovalutate. Ad esempio, il rapporto tra prezzo e utili (PE) esprime una sottovalutazione di poco inferiore all’80%. Per gli analisti, invece, secondo quanto riportato su riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di circa il 15%. Questa stima del prezzo obiettivo medio è molto solida dal punto di vista statistico. Infatti, la dispersione tra le diverse stime del prezzo obiettivo è dell’ordine del 6%.
Un altro aspetto che potrebbe rendere il titolo molto interessante è il suo dividendo che, allo stato attuale, esprime un rendimento superiore al 5.5%. Inoltre è visto in crescita per i prossimi anni.
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