Le quotazioni dell’oro non vedevano livelli così bassi da circa un anno. Era, infatti, dall’agosto 2021 che non scendevano sotto quota 1.730 dollari. Questo ribasso potrebbe avere un impatto molto importante sul futuro della commodity. Bisogna, quindi, fare attenzione alle quotazioni dell’oro, in quanto potrebbero andare a toccare livelli che non vedono da decenni.
Il forte impulso rialzista dell’indice del dollaro (dollar index) e la posizione da falco della Fed statunitense sul rialzo dei tassi d’interesse, in mezzo ai crescenti timori per l’inflazione globale, sono stati tra i principali motivi che hanno fatto scivolare il metallo giallo ai minimi da 11 mesi sul mercato internazionale.
Attenzione alle quotazioni dell’oro, potrebbero andare a toccare livelli che non vedono da molti anni: le indicazioni dell’analisi grafica
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L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 8 luglio in rialzo dello 0,15% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.742,3 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso del 3,29%.
Time frame giornaliero
La proiezione è saldamente ribassista e punta al II obiettivo di prezzo in area 1.708,7 dollari. Le ultime due sedute della settimana, però, potrebbero lasciare qualche speranza di riscatto ai rialzisti. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni si sono aggrappate al supporto in area 1.737,9 dollari. Questo livello, quindi, potrebbe rappresentare un punto di ripartenza delle quotazioni. Ripartenza che verrebbe confermata da una chiusura giornaliera superiore a 1.785,1 dollari. In questo caso potrebbe essere probabile un ritorno in area 1.900 dollari.
Al ribasso, invece, gli obiettivi sono quelli indicati in figura.
Time frame settimanale
Come già nelle scorse settimane, la tendenza in corso è ribassista e punta al I obiettivo di prezzo in area 1.664,5 dollari. La mancata tenuta di questo livello di supporto potrebbe aprire le porte a un’accelerazione ribassista con probabile obiettivo in area 1.450 dollari (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 1.230 dollari. Un livello che le quotazioni dell’oro non vedono dal lontano 2009.
I rialzisti, invece, potrebbero riprendere il sopravvento nel caso di una chiusura settimanale superiore a 1.800 dollari.
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