Trovare un lavoro stabile e avere finalmente il meritato stipendio e la meritata libertà di godersi la propria vita senza sacrifici estremi. È questo il desiderio di tanti, soprattutto giovani che sono alla ricerca di un’occupazione che sia in linea con le proprie competenze.
L’attuale periodo storico, fatto di concorsi che aprono le porte agli aspiranti lavoratori, permette di realizzare questo desiderio. Recentemente, si è parlato di diverse selezioni attive, come quella per 1.175 diplomandi o diplomati presso la Guardia di Finanza. O ancora, come quella per 72 laureati e diplomati presso gli uffici della regione Umbria.
Queste sono soltanto alcune tra le opportunità disponibili nel pubblico impiego, ma attenzione ad un dettaglio che forse molti trascurano.
Le Pubbliche amministrazioni hanno la possibilità di avviare diverse selezioni in base al proprio fabbisogno di personale, ma anche di annullarle in particolari situazioni.
Infatti, laddove la PA non ravvisi più la necessità di procedere con delle assunzioni, potrà procedere appunto con la revoca del concorso. È quello che si è verificato recentemente con un bando di qualche tempo addietro e che interessava tantissimi aspiranti candidati. Scopriamo di quale si tratta.
Attenzione all’annullamento di questo concorso nazionale che in tanti stavano aspettando da tempo
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Ci riferiamo al concorso per 70 laureati al Ministero dello sviluppo economico, di cui 10 alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il bando era stato pubblicato sul sito RIPAM lo scorso 31 luglio 2020 e i posti erano così suddivisi:
- 35 funzionari informatici;
- 10 specialisti del settore scientifico-tecnologico presso la Presidenza;
- 15 funzionari tecnici con competenze nel settore elettronico;
- 10 funzionari tecnici con competenze nel settore delle telecomunicazioni.
Dopo circa un anno e mezzo, la Commissione RIPAM ha pubblicato nella Gazzetta dello scorso 22 febbraio, la decisione di revocare il bando. Cerchiamo anche di capire quali siano i motivi.
I possibili motivi dell’annullamento
Stando a quanto riportato nel testo, sembrerebbe che l’annullamento abbia a che fare con le funzioni dell’Agenzia per la cybersicurezza. Infatti, l’Agenzia risulta ormai competente nelle materie di cui al vecchio bando di concorso e precedentemente attribuite al Ministero dello sviluppo economico e alla Presidenza.
Sempre come previsto dal testo pubblicato in Gazzetta, l’Agenzia dovrebbe presto indire un bando per assumere personale che abbia esperienza nel settore ICT. Probabilmente, si tratterà di un modo per sopperire alla lacuna creata dalla revoca della procedura di selezione e per (ri)aprire delle opportunità.
Nell’attesa di novità, non ci resta che rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità che la PA e i privati hanno in serbo per noi.
Dunque, attenzione all’annullamento di questo iter di selezione ed eccone i motivi.