Attenzione all’acquisto di queste auto: anche se non sembrano di lusso la Guardia di Finanza chiederà spiegazioni

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Se l’acquisto di auto green è conveniente sotto tanti punti di vista, potremmo rischiare di cadere nell’occhio d’ingrandimento del Fisco. Ecco però quando si rischia davvero

La lotta al cash e all’evasione fiscale da parte del Governo ha comportato per molti italiani una vera e propria modifica delle proprie abitudini. L’utilizzo delle carte di credito, di debito o di prepagate è ormai sempre più diffuso e la maggior parte dei pagamenti avviene in maniera tracciabile. Anche i più affezionati ai contanti hanno dovuto necessariamente adattarsi alla moneta elettronica, considerati i numerosi vantaggi da diversi punti di vista. Ad esempio pagando in maniera tracciabile tante spese possono portarsi in detrazione, come quelle per le visite mediche. Tuttavia le continue modifiche legislative in ordine ai contanti da utilizzare finiscono per creare molta confusione tra i contribuenti, sempre più spaventati dai controlli fiscali. Spesso, infatti, quando si vuole regalare del denaro a figli o nipoti, sono in tanti a chiedersi quale sia la causale giusta per evitare sanzioni e controlli. Tuttavia a far scattare i controlli del Fisco non sono soltanto versamenti e prelievi, ma anche incongruenze notevoli tra stile di vita e quanto dichiarato.

Attenzione all’acquisto di queste auto! Si potrebbe cadere nel mirino dell’Agenzia delle Entrate

A destare i sospetti dell’Agenzia delle Entrate potrebbe essere anche il tipo di auto posseduta. Se infatti dichiariamo 80.000 euro all’anno, il possesso di un’auto di lusso del valore di 100.000 euro dimostra una notevole incongruenza rispetto alle nostre entrate. In questi casi, affermare di averla acquistata con i risparmi di una vita, può non bastare. Bisognerà anche dimostrare come si sostengono anche i costi per il suo mantenimento. Nel mirino della Guardia di Finanza, negli ultimi tempi rientrano non soltanto le auto di lusso come Ferrari o Porsche, ma anche le auto elettriche. In particolare dal 1° gennaio 2023 rientreranno nel CETE della Guardia di Finanza anche le auto ibride ed elettriche. Ma ovviamente non tutte le auto elettriche saranno nel mirino del Fisco, ma soltanto quelle che rispondono a determinati parametri.

Quali sono le elettriche e ibride a rischio controlli?

Nel mirino della Guardia di Finanza rientrano le auto di lusso da 180 KW-250 Cavalli in su, per le quali si paga il Superbollo. Ma da quest’anno rientrano anche le auto elettriche per le quali però la potenza si misura in modo diverso. Per queste sono stati infatti introdotti criteri diversi. Potranno essere soggette a controlli le auto ibride con una potenza massima superiore a 120 KW e le auto elettriche con una potenza da 70 KW. Questi valori sono riferiti alla potenza netta omologata riportata sulla carta di circolazione alla voce P2. Ciò vuol dire che non saranno oggetto di accertamento tutti i tipi di auto elettriche o ibride. Ma andranno sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza i veicoli che hanno un valore di mercato abbastanza alto, come Tesla, Audi, BMW. Pertanto attenzione all’acquisto di queste auto.

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