Attenzione alla scadenza di giugno per il nuovo assegno sui familiari a carico con domanda all’INPS

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Dal mese di marzo 2022 le famiglie degli italiani hanno dovuto cambiare abitudini riguardo alle misure di welfare loro destinate. Perché a partire da quella data fu introdotto l’assegno unico e universale sui figli a carico fino a 21 anni di età. Una misura che come recita il suo stesso nome, è universale, avendo sostituito tutte le misure in vigore precedentemente.

L’assegno unico e universale ha sostituito per esempio, il Bonus bebè, l’assegno di natalità, ma anche le detrazioni per i carichi di famiglia e gli assegni per il nucleo familiare. Ma la normativa vigente come vedremo, presenta delle deroghe. Soprattutto per quanto riguarda gli assegni per il nucleo familiare c’è ancora chi può percepirli. E per farlo occorre presentare domanda all’INPS come forse alcune famiglie hanno dimenticato come si fa.

Attenzione alla scadenza di giugno per gli ANF da luglio 2023 a giugno 2024

Come normativa prevede, l’assegno unico e universale sui figli a carico riguarda i nuclei familiari che hanno figli che non hanno ancora compiuto i 21 anni di età o se invalidi a prescindere. Di conseguenza le famiglie dove c’è la presenza anche solo di un figlio con questi requisiti, ha perso il diritto agli ANF. Quest’ultimo è l’acronimo di assegno per il nucleo familiare. Un diritto perduto anche sul coniuge. Ma se in famiglia non ci sono figli che rientrano nel perimetro dell’assegno universale, ecco che si possono ancora percepire gli ANF. Questo riguarda anche le famiglie che per via del superamento dei 20 anni di età di un figlio, esce fuori dal diritto a percepire l’assegno unico e rientra nel perimetro degli ANF.

Lo ha specificato anche l’INPS nella sua circolare n° 34 del 28 febbraio 2022. Infatti l’Istituto a chiare lettere sottolinea che in base ai dettami del Decreto che ha introdotto l’assegno unico e universale, la nuova misura riguarda esclusivamente i nuclei familiari con figli e orfanili sotto i 21 anni di età o invalidi. E sottolinea che per gli stessi nuclei familiari vengono meno le prestazioni previste dall’articolo n° 4 del Testo Unico che norma gli assegni per il nucleo familiare.

Domanda entro giugno per non perdere il diritto all’assegno

Non può che essere evidente il fatto che in base a quanto stabiliscono le normative, la cessazione del diritto agli ANF in busta paga o sul cedolino della pensione non viene meno per alcuni nuclei familiari. Ad esempio quelli in cui è presente solo il coniuge o i fratelli e le sorelle se rientrano nel perimetro di questa misura. Ed anche nel caso in cui una famiglia che prima ha percepito l’assegno unico, si ritrova con il figlio che supera i 21 anni di età. Se per l’assegno unico nel 2023 la domanda non serve perché rinnovando l’ISEE l’INPS fa tutto da solo e rinnova la concessione del beneficio, non è così per gli ANF.

Gli interessati dovranno presentare domanda all’INPS e solo per via telematica. La domanda va presentata entro giugno per poter prendere gli assegni fino a luglio 2024. Infatti il periodo coperto dagli ANF in genere va da luglio dell’anno in corso a giugno dell’anno successivo. Quando effettivamente l’interessato deve presentare di nuovo domanda. Chi ha interesse agli ANF adesso dovrà produrre domanda all’INPS collegandosi alla propria area riservata del sito con lo SPID, la CIE o la CNS. In alternativa si potrà rivolgere ai Patronati o ai CAF. Ma ciò che conta è che bisogna prestare attenzione alla scadenza di giugno per non perdere questo diritto.

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