Tre sono le azioni che da inizio anno stanno dominando la classifica dei guadagni a Piazza Affari: Telecom Italia, Unicredit e Saes Getters. Se per l’operatore telefonico l’appeal speculativo sostiene i rialzisti e l’istituto bancario attraversa una fase di stanca, bisogna fare attenzione alla possibile discesa di una delle migliori azioni del Ftse Mib. Le quotazioni di Saes Getters, infatti, mostrano una debolezza crescente che va monitorata con attenzione.
Attenzione alla possibile discesa di una delle migliori azioni del Ftse Mib: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Saes Getters (MIL:SG) ha chiuso la seduta dell’8 febbraio a 32,40 euro, in ribasso dello 0,16% rispetto alla seduta precedente.
Sulle cause alla base dell’exploit rialzista di questo titolo abbiamo ampiamente riportato in un precedente articolo. Dopo di che abbiamo assistito a una fase laterale/rialzista del tutto naturale dopo un rialzo del genere. Le ultime tre sedute, però, stanno mostrando segnali di cedimento.
Era da inizio novembre, infatti, che non si vedeva un ribasso così importante sul titolo. Se si pensa che è stato registrato due volte in tre giorni si capisce la potenziale portata di questi ribassi. A questo bisogna aggiungere il fatto che l’indicatore di ipercomprato ha dato un segnale di vendita.
Tuttavia, sia lo SwingTrading Indicator che l’incrocio delle medie rimangono in posizione rialzista. Inoltre, il supporto offerto dalla media di lungo termine ha tenuto dando un segnale di forza per i rialzisti.
La valutazione del titolo
Qualunque sia il multiplo di mercato utilizzato, le quotazioni di Saes Getters risultano essere molto sopravvalutate rispetto alla media del settore di riferimento. Ad esempio, il suo rapporto prezzo su utili (PE) è pari a oltre 90x e va confrontato con un valore medio dei suoi competitors paria a 13x. Anche utilizzando il rapporto prezzo su fatturato e il Price to Book ratio si ottiene un importante livello di sopravvalutazione per il titolo Saes Getters.
Anche il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sopravvalutazione superiore al 140%.
Di diverso parere sono gli analisti. Secondo le loro raccomandazioni, infatti, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 30%