Le truffe in Italia si moltiplicano e una delle meno note è quella dell’assegno circolare. L’assegno circolare è uno strumento di pagamento che garantisce una certa affidabilità, ma non una sicurezza al 100%. Scopriamo come non farsi ingannare.
Il raggiro è sempre dietro l’angolo ma facendo attenzione anche il più astuto dei truffatori può essere smascherato. Purtroppo non è stato così per il truffatore seriale che in Lombardia ha messo a segno una serie di furti di auto alla Arsenio Lupin. Nell’ultimo colpo il delinquente si è impossessato illegalmente di una BMW i8 del valore di 80.000 euro con un assegno circolare falso. Eppure il venditore aveva utilizzato delle precauzioni, ma non quelle necessarie a sventare la truffa. E allora scopriamo come non cadere in questa trappola.
Attenzione alla nuova truffa dell’assegno circolare che si sta velocemente diffondendo
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In tempi di crisi le truffe spopolano, come quella attuale della bolletta dell’energia. Adesso sta dilagando anche quella dell’assegno circolare. Questo strumento è un metodo di pagamento molto utilizzato quando si tratta di trasferire grosse cifre. A differenza di quello bancario, una banca emette direttamente l’assegno circolare. Questo passaggio garantisce che il cliente possessore del titolo abbia i fondi necessari per onorare il debito. Eppure, anche il truffatore del fatto di cronaca sopra riportato, ha pagato con un assegno circolare, ma falso.
La nuova frontiera è la falsificazione degli assegni circolari. Oramai molti non accettano assegni bancari da sconosciuti, perché hanno paura che non siano coperti. D’altronde la pena per chi emette assegni scoperti è, tutto sommato, contenuta. Ma una banca emette un assegno circolare se sul conto ci sono i soldi; quindi, questo metodo di pagamento è sicuro. Sempre però che l’assegno sia vero, perché se è falso purtroppo i soldi sono perduti. Esattamente come per i soldi falsi.
Come capire se un assegno circolare è falso e se siamo vittime di un tentativo di truffa
Chi vende un bene costoso, come un’auto, un orologio o un gioiello, può chiedere di essere pagato con un assegno circolare. Per evitare che questo possa essere falso, conviene andare col compratore presso la sua filiale e assistere alla emissione. Nel caso l’acquirente non accettasse la richiesta, allora meglio indagare più a fondo o soprassedere. Attenzione anche a chi propone il pagamento solamente al sabato o alla domenica e si rifiuta di effettuare la transazione in altri giorni della settimana. Questo comportamento è sospetto e potrebbe nascondere una truffa.
Un altro sistema per verificare l’autenticità dell’assegno è controllare il numero. Quindi occorre richiedere al compratore il numero dell’assegno e il nome della banca. Chi vende, successivamente, chiede una verifica alla banca di emissione, oppure interpella la sua banca, che si occuperà di verificare per conto del cliente.
Quindi, chi vende è meglio che faccia attenzione alla nuova truffa dell’assegno circolare. Purtroppo queste sono sempre più all’ordine del giorno e non solo nei pagamenti. Per esempio, nel settore delle auto può capitare di acquistare un mezzo con caratteristiche diverse da quelle dichiarate. La truffa del contachilometri è tra le più diffuse. Ma anche in questo caso si possono adottare alcuni accorgimenti, per evitare di essere raggirati.