Chissà quante volte vi sarà capitato di rompere il classico termometro di casa, spargendo vetri e mercurio nell’ambiente. Soprattutto quando ancora non c’erano quelli digitali e i bambini, volenti o nolenti, erano costretti a misurarsi la febbre con questo mini-strumento, a loro dire, dell’orrore. Negli ultimi anni l’Unione Europea ha promosso una campagna di sensibilizzazione affinchè le aziende del settore iniziassero a sostituire questo elemento. Per lasciare il passo a mezzi più innovativi, non solo il classico termometro, ma anche i barometri e i manometri. Ma, se per caso, ne avete ancora in casa, attenzione al termometro che si rompe, perché il mercurio è davvero tossico!
Il mercurio nel pesce
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Il tema del mercurio affiora spesso sui mezzi di stampa, quando si parla del pesce, soprattutto quello che viene dall’Oriente. Qui purtroppo ancora troppe fabbriche e aziende non lo smaltiscono in maniera adeguata e lo disperdono nell’ambiente. Col risultato di diventare un’emergenza sanitaria soprattutto per l’uomo, ultimo anello della catena alimentare. E, quello più esposto ai danni fisici causati dalla concentrazione dell’elemento negli alimenti che poi finiscono sulla tavola.
In caso di rottura
Ma, tornando alla nostra quotidianità, quando bisogna fare attenzione al termometro che si rompe, perché il mercurio è davvero tossico. Il nostro “team” di esperti di salute vi ricorda che, nel momento in cui il termometro cade e si spezza, il mercurio tende a evaporare. Se da un lato, per fortuna, la sua evaporazione è molto lenta, dall’altro la sua tossicità è davvero elevata anche in piccolissime quantità. Soprattutto nel caso in cui si rompa in una stanza chiusa, e, con bambini presenti. Allo stesso tempo, è molto pericoloso anche per le donne in gravidanza, perché è talmente forte da sfondare la barriera difensiva della placenta e intossicare il feto. Quindi, mamme in dolce attesa, state molto attente al mercurio del termometro!
Cosa fare e come operare
Ecco quindi i nostri consigli su come operare in caso di rottura e rimozione del mercurio:
A) non usare aspirapolvere e scopa per evitare ulteriori contaminazioni;
B) usare un semplice foglio di carta da stampante e farlo scivolare sotto, in maniera tale da raccogliere vetri e mercurio;
C) deporlo in un contenitore di plastica, ma non di metallo, e portarlo in farmacia o all’isola ecologica della zona, se provvista di idoneo smaltimento;
D) aerare il locale dell’incidente per alcune ore, evitando, se possibile, di soggiornarvi.
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