Si è abituati a pensare che i boschi e la natura selvaggia d’Italia non nascondano pericoli.
Non è assolutamente così. Il nostro Paese possiede ancora oggi, fortunatamente, una natura incontaminata, ricca di meraviglie, ma anche di pericoli. Non è però di lupi e vipere che si sta parlando. Anche la flora nasconde dei segreti insidiosi.
Raccogliere erbe spontanee a scopi alimentari è un passatempo diffuso e molto salutare.
Però bisogna avere non poche premure nel farlo.
Ecco perché si deve prestare attenzione al fiore delle nostre montagne che sembra zafferano, ma può essere letale.
Il colchico d’autunno
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Questo bellissimo fiore dagli appariscenti fiori violacei, è molto simile al fiore dello zafferano. Il problema è che se lo si mangia, credendo che sia zafferano, si muore.
Difatti questo fiore contiene la colchicina, un alcaloide molto tossico. Se si ingerisce una dose elevata di questa sostanza, si può morire. Nonostante i molto utilizzi farmacologici di questa pianta, non si è trovato ancora un antidoto al suo veleno.
L’unica possibile soluzione è la lavanda gastrica, ma purtroppo, non sempre è utile.
Anche solo toccarlo è sbagliato, può provocare irritazioni cutanee e potrebbero restare residui tossici sulle mani.
Utilizzi medici
Sebbene sia un fiore altamente velenoso, il suo utilizzo a scopi curativi è molto antico e tuttora praticato. Questa pianta, difatti, possiede moltissime proprietà antitumorali. Quindi ciò che può essere letale, può anche dare la salvezza.
Come comportarsi
Quando si decide di raccogliere erbe spontanee, funghi o frutti, si deve essere assolutamente capaci di farlo. Non importa una preparazione universitaria, basta solo raccogliere esclusivamente ciò che si conosce. Per conoscere, in questo ambito specialmente, occorre l’apprendimento diretto da un esperto. Può essere un’anziana signora oppure un biologo. La prima volta che si va a raccogliere un determinato tipo di prodotto, si deve andare con qualcuno che ci insegni bene a riconoscerlo e che ci metta in guardia dai pericoli.
Mai sottovalutare la natura.
Ecco perché fare molta attenzione al fiore delle nostre montagne che sembra zafferano, ma può essere letale.