Nel meeting di dicembre, Jerome Powell aveva indicato questa strada per il 2024: molto probabile che nel secondo semestre e forse prima, i tagli potevano essere tagliati per bene tre volte. Siamo appena “usciti” dal meeting di gennaio, e le cose sembrerebbero cambiate, anche l’atteggiamento di Powell. L’inflazione continua a rientrare, mitigando gli effetti nocivi che potrebbe avere sull’economia, ma nello stesso tempo, questa rimane abbastanza sostenuta (soft landing?). Basta guardare i dati che sono stati pubblicati venerdì scorso per quanto riguarda lo stato dell’occupazione americana. Quali effetti? Attenzione al dollaro yen: ora dove è diretto?
Una forza che potrebbe continuare
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Nel corso dello scorso anno i mercati azionari internazionali hanno registrato rendimenti superiori al 20%, frattanto il dollar index (dollaro contro 6 valute principali) si è rafforzato. Questo andamento potrebbe continuare. Infatti, se non verranno tagliati i tassi, e questo potrebbe essere plausibile, gli investitori potrebbero continuare a puntare sul biglietto americano. Le nostre statistiche ponderate sulle serie storiche dal 1898 ad oggi, ci fanno ritenere che la FED rimarrà l’attuale costo del denaro (fra 5,25 e 5,50%) su questi livelli per alcuni anni. Economia, inflazione e tassi rimarranno su livelli attuali e questo sarà benzina sul fuoco per ulteriori rialzi dei mercati azionari di medio lungo termine. E il dollaro potrebbe continuare a rafforzarsi contro molte valute
Attenzione al dollaro yen: ora dove è diretto?
Il dollaro yen ha chiuso la seduta di contrattazione del 2 febbraio al prezzo di 148,36,. Nel corso del 2023 ha segnato il minimo a 127,22 e il massimo a 151,91. A dicembre scorso, i prezzi dopo aver segnato il minimo a 140,25 sono ripartiti al rialzo. 140,25 era il punto da dove passava la trend line fatta partire dai massimo segnato a 151,95 della settimana del 17 ottobre 2022.
Se il minimo della scorsa settimana rimarrà inviolato, l’obiettivo potrebbe essere posto in area 155 da raggiungere entro i prossimi 12/18 masi. Da cosa deriva questo obiettivo? Dalla trend line fatta partire dai massimi di luglio e poi novembre 2022, passante per i massimi di novembre 2023.