I farmaci sono un aiuto importante per curare problemi di salute e disturbi vari. Per questo spesso ci rechiamo in farmacia con la ricetta del medico in mano per ottenerli. Ogni medicina prevede una terapia e delle modalità d’uso diverse, che vanno rispettate alla lettera.
In molti casi il corretto funzionamento del farmaco viene condizionato anche dall’alimentazione. Tutti sapremo, per esempio, che alcuni farmaci sarebbero da assumere preferibilmente a stomaco vuoto, mentre altri, invece, dopo i pasti. Ma non è solo questo.
Alcuni alimenti possono interferire con l’effetto che hanno le medicine sul nostro corpo. Anche chi ha problemi di diuresi o soffre di infiammazioni dovrebbe stare attento a ciò che mangia. Un alimento in particolare, ricco di numerosi benefici, si dovrebbe escludere almeno momentaneamente dalla dieta quando si è sotto determinate cure.
In quali casi si devono assumere questi farmaci e la loro funzione
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Tra diuretici e corticosteroidi forse i primi sono più noti alla massa. Solitamente, il medico di fiducia li prescrive contro la pressione alta, insufficienza cardiaca e renale o edemi. Il loro compito è quello di stimolare e aumentare la produzione di urina, facilitando l’eliminazione di sodio e altri sali.
I corticosteroidi, chiamati anche cortisonici o antinfiammatori steroidei, contribuiscono, invece, ad alleviare le infiammazioni. Per questo sono utili alla salute di muscoli e articolazioni, ma anche per contrastare reazioni allergiche e malattie autoimmuni. Sia nel caso dei diuretici che dei corticosteroidi è necessaria sempre la prescrizione del medico di fiducia prima dell’uso.
Attenzione al consumo di questa famosa radice quando assumiamo diuretici e corticosteroidi
Questi farmaci contribuiscono, dunque, ad alleviare numerosi problemi di diversa entità. Se non vogliamo interferire col loro funzionamento, dovremmo, però, stare attenti a quello che mangiamo. Anche gli alimenti più apprezzati e utilizzati nascondono delle insidie che potrebbero alterarne l’effetto. È il caso della liquirizia.
Facciamo massima attenzione al consumo di questa famosa radice quando assumiamo diuretici e corticosteroidi, perché non sarebbe d’aiuto. Secondo l’Istituto Clinico Humanitas, la liquirizia potrebbe interagire e disturbare l’azione di diuretici e corticosteroidi, se assunta con regolarità. Ma non è tutto. Vi sono altri casi in cui dovremmo fare attenzione al suo consumo.
Nello specifico ci riferiamo all’assunzione di estrogeni, medicinali per la pressione alta o a base di digossina, furosemide e acido etacrinico. Si ricorda comunque che, in generale, un consumo moderato di liquirizia dovrebbe avere effetti positivi sulla salute. Potrebbe, infatti, favorire la digestione e alleviare disturbi come tosse, mal di gola e fatica cronica. In ogni caso, se non si è sicuri, si consiglia sempre di rivolgersi al medico competente prima dell’assunzione.