Effettuare un bonifico bancario è un’operazione semplicissima. Eppure alle volte questa operazione può avere qualche problemino. Un problema può nascere se si sbaglia a scrivere l’Iban del beneficiario. Alle volte può accadere che si possa per errore digitare una cifra sbagliata. Può anche accadere che si possa ricevere un bonifico per errore e anche che si possa ricevere un addebito per errore. Qualche tempo fa una banca internazionale per sbaglio ha addebitato alcuni miliardi di euro sul conto di alcuni sfortunati correntisti. Questo terribile problema potrebbe verificarsi sul conto corrente ma questa è la soluzione.
I due principali attori
Indice dei contenuti
Ma c’è un altro inconveniente che potrebbe verificarsi e di cui l’istituto di credito potrebbe essere responsabile. In questo caso occorre fare attenzione al bonifico sul conto corrente perché se ha questo problema la banca deve risarcire. Lo dice una sentenza delle Corte di Cassazione con un pronunciamento che farà discutere molto e che apre spazi a future contestazioni.
Il bonifico è lo strumento per eccellenza per trasferire denaro da un conto corrente ad un altro conto corrente. Prevede una persona che fa il bonifico (ordinante) ed una persona che riceve il bonifico (beneficiario). A volte il trasferimento di denaro può effettuarsi tra due conti correnti intestati alla stessa persona. In questo caso si chiama giroconto.
Il trasferimento di denaro da un conto ad un altro è abbastanza veloce. Se l’operazione di bonifico si effettua tra due conti italiani, l’addebito sul conto dell’ordinante avviene in giornata. L’accredito sul conto del beneficiario in genere avviene il giorno successivo. Quando si apre un conto corrente nel contratto è specificato il tempo di esecuzione ed accredito del bonifico. Ma cosa accade se questi tempi non vengono rispettati?
Attenzione al bonifico sul conto corrente perché se ha questo problema la banca deve risarcire
Supponiamo di attendere un bonifico. L’ordinante sostiene di aver fatto l’operazione ma noi non vediamo l’accredito sul conto corrente. A questo punto i casi sono due. L’ordinante sta mentendo oppure c’è stato un problema. Se il ritardo d’accredito deriva da un errore della banca, questa dovrà risarcire il beneficiario dei danni morali. Lo stabilisce la sentenza n. 24643 della Corte di Cassazione in un pronunciamento del 13 settembre 2021. La Corte ha stabilito che la banca deve risarcire uno sfortunato correntista che aveva ricevuto in ritardo l’accredito del conto corrente. La sentenza ha condannato la banca a pagare 5.000 euro di danni per lo stress e il patema d’animo patito dal beneficiario del conto corrente. Anche in considerazione della cifra che il correntista stava aspettando, oltre 253 mila euro.
Approfondimento
Si dovrebbero restituire 45.000 euro accreditati per errore sul conto corrente?