Attenzione ai super-diffusori del coronavirus!
Stai bene? Mai avuto problemi con il coronavirus e conduci una vita del tutto normale? Non lo sai, ma potresti essere un super-diffusore di Covid-19.
Immaginiamo di essere intervistati per strada. Alla domanda se i portatori asintomatici del coronavirus abbiano tutti la stessa possibilità di infettare, come risponderemmo? Probabilmente con un sì. Penseremmo di dare in modo democratico la stessa possibilità a tutti. Dopotutto il virus è lo stesso in tutti, potremmo pensare.
Tuttavia, non abbiamo fatto i conti con i cosiddetti “super-diffusori”.
Attenzione ai super-diffusori del coronavirus! Ecco la recente scoperta
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E’ stato un team di ricercatori scozzesi ad aver chiarito una certa anomalia. In questa ultima fase della pandemia, le statistiche sui contagi mandavano in panne tutte le previsioni matematiche.
All’inizio la pandemia si è diffusa in modo regolare. Le curve statistiche erano quelle di una diffusione proporzionata al tempo e al numero dei contagiati. Ora, invece, con una situazione abbastanza diversa, tutto cambia. La diffusione sembra rispondere non a una legge matematica, ma a quella del caso.
I modelli matematici che finora avevano aiutato a capire la pandemia e a controllarla, ora non si mostrano più adeguati a leggere la realtà.
Cosa sta succedendo?
Nelle pandemie è stato sempre accertata la presenza di persone che più di altre, la diffondono. Sono chiamati i super-diffusori. Il problema è che non si è mai stabilito quanto la loro capacità di diffondere il virus fosse maggiore di quella di un infetto normale.
A rispondere a questa domanda ci ha pensato uno studio scozzese. I ricercatori hanno scoperto che Il 10% delle persone positive è responsabile dell’80% delle infezioni da Covid-19. Questi sono chiamati appunto “super-diffusori”. In effetti, creano catene di trasmissione del virus, che infettano molto rapidamente centinaia di persone. Alla base di questa capacità infettiva ci sono fattori biologici, caratteristiche sociali, luoghi o eventi a rischio.
La diffusione della pandemia
Agli inizi la pandemia si è diffusa in modo abbastanza omogeneo. I ricercatori avevano notato che, facendo una media, ogni persona positiva poteva trasmettere il virus ad altre tre. Quello che hanno chiamato il fattore “R-zero”.
Nelle condizioni attuali, in cui l’ondata più forte di diffusione è alle spalle, è emersa una realtà inaspettata. In effetti il fattore R-zero, così come era stato interpretato in precedenza, non è più valido. La verità è che ci sono potenziali diffusori che non contagiano nessuno, e super-diffusori che da soli ne possono contagiare fino all’80% dei malati. Persone che per diversi fattori hanno questa capacità.
La mutata situazione della pandemia ha permesso di scoprire la capacità di trasmissione di un super-diffusore. Cosa che ci permetterà di capire meglio anche come la pandemia si è diffusa nella prima fase.