Da marzo, milioni di famiglie hanno detto addio ad ANF (assegno per il nucleo familiare) e detrazioni fiscali per passare all’assegno unico universale (AUU). Non solo, ma per molte di queste famiglie scattano anche delle particolari maggiorazioni al verificarsi delle condizioni che abbiamo già visto.
Ma la nuova misura va anche a beneficio di chi, prima della riforma, non godeva di ANF e/o detrazioni. L’AUU, infatti, è stato voluto dal legislatore per sostenere la natalità e rafforzare le politiche per la famiglia in maniera universale.
Gli studi e le analisi, nel frattempo prodotti, avvalorano tali intenzioni del Governo. Più in generale, sono i nuclei familiari numerosi e meno agiati a trarre i maggiori benefici delle due politiche redistributive attuate negli ultimi mesi. Il riferimento è alla riforma dell’IRPEF e all’AUU, appunto.
Attenzione ai furbetti dell’assegno unico per i figli perché scattano i controlli INPS a prescindere dall’invio dell’ISEE
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Il meccanismo di funzionamento del nuovo assegno è relativamente semplice e ispirato al principio della progressività. Nel primo caso (la semplicità) pensiamo alla presenza dell’importo base che spetta per ciascun figlio (anche se variabile in base all’ISEE). Accanto ad esso, troviamo la parte variabile, ossia le maggiorazioni che scattano al verificarsi di alcune circostanze.
Quanto al principio della progressività, si pensi invece al numero e all’età dei figli, e alle eventuali disabilità. Ancora, si pensi al patrimonio, la condizione lavorativa dei genitori, etc..
Nel complesso, secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) l’AUU distribuisce circa 6,8 miliardi di euro in più alle famiglie con figli a carico. Il maggior beneficio rispetto a prima della riforma coinvolge il 77% dei figli.
L’INPS ha già accolto il 98% delle istanze presentate
Le maggiori risorse messe in campo dal Governo non hanno mancato di attrarre alcuni furbetti. Al pari di altre misure come il reddito di cittadinanza, i Bonus edilizi, etc., anche per l’AUU non mancano i casi (sparuti, per fortuna) di chi pensa di essere astuto.
Su un totale di circa 3 milioni di domande inviate fino agli inizi di marzo, il 98% delle stesse è stato accolto. Per altre 200mila domande l’INPS ha avviato un’istruttoria aggiuntiva. In questi casi a volte è richiesta la produzione di qualche documento in più rispetto al solito.
Infine, l’INPS chiarisce quando l’importo dell’assegno viene aumentato e quando i soldi arrivano con ritardo, come nel caso dell’ISEE tardivo.
La grana delle truffe
Poi vi è il caso delle domande sulle quali si sono accesi i fari di possibili frodi. È il caso delle circa 18mila domande segnalate al centro di controllo antifrodi dell’Istituto di Previdenza. Si tratta di istanze che presentano forti incongruenze o situazioni a dir poco bizzarre.
Come riporta una nota testata finanziaria, nell’antologia delle casistiche si segnalano un centinaio di famiglie che risiedono tutte allo stesso indirizzo. Atre invece che dichiarano di avere 10 figli e i cui codici fiscali rimandano a residenze anagrafiche differenti. Infine spicca il caso della famiglia che ha dichiarato di avere 17 figli, senza presentare l’ISEE.
Dunque, attenzione ai furbetti dell’assegno unico figli perché poi scattano i controlli. Così come è stata solerte a rendere operativa questa riforma del Governo, altrettanto INPS sarà guardinga sul fronte delle verifiche. A prescindere dall’invio o meno dell’ISEE.
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