In queste giornate autunnali non vedi l’ora di andare a funghi? Già pregusti il risotto ai funghi porcini che preparerai più tardi? Assicurati di essere sufficientemente preparato prima di fare gravi errori. O la tua scampagnata potrebbe concludersi con un’intossicazione alimentare. In particolare, attenzione ai funghi che si spacciano per qualcos’altro.
In caso di dubbio meglio contattare gli esperti
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I mesi di settembre, ottobre e novembre, se le condizioni climatiche lo permettono, sono ideali per andare alla ricerca di funghi. Ma in molti si avventurano nei boschi senza essere sufficientemente preparati. Succede così che la maggior parte delle intossicazioni alimentari si concentrino in questo periodo. Se vuoi evitare di ammalarti anche tu, devi soprattutto fare attenzione ai funghi che si spacciano per qualcos’altro.
Esistono infatti tipi di funghi velenosi che assomigliano quasi in tutto e per tutto a specie commestibili. Sbagliarsi è facile! Vediamo qualche esempio, ma ricordiamo anche che in caso di dubbio è meglio rivolgersi agli Ispettorati micologici. Qui troverai personale altamente qualificato per controllare, fra le altre cose, se i funghi raccolti da privati cittadini siano commestibili.
Alcuni esempi di funghi velenosi “sosia”
Ecco alcuni esempi di funghi velenosi “sosia” dei loro cugini commestibili:
a) l’Amanita muscaria (ovulo malefico) è velenosa e può essere confusa con l’Amanita caesarea (ovulo buono) quando la pioggia lava via le verruche biancastre dal cappello rosso del fungo;
b) i galletti o finferli, commestibili, hanno un colore giallo uniforme, contrariamente all’ Omphalotus olearius, caratterizzato da un cappello rossastro e lamelle più fitte;
c) attenzione anche ai falsi prataioli, li distingui perché al taglio l’interno del gambo tende a ingiallirsi e emanare un cattivo odore, come di inchiostro o acido fenico;
d) i sanguinacci o sanguinelli, noti con questo nome perché al tatto emettono un latice rosso sangue o aranciato, non vanno confusi col Peveraccio delle coliche e col simbionte dei larici (che rilasciano un latice bianco).
Attenzione, questi sono alcuni dei funghi che è facile confondere, ma ci sono molti altri esempi di coppie di “sosia”. Insomma, se non sei sicuro evita di cucinare dei funghi che non conosci!
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