Attenzione ai falsi segnali su questo titolo bancario

Attenzione ai falsi segnali su Banca Profilo

Banca Profilo è un titolo bancario molto interessante per il suo dividendo. Il suo rendimento, infatti, negli ultimi anni è sempre stato in crescita. Tuttavia, a causa del basso controvalore scambiato giornalmente, fare attenzione ai falsi segnali su questo titolo bancario.

Incominciamo col ricordare che Banca Profilo presenta al momento un rendimento del dividendo a dir poco eccezionale. Di questo, però, ci siamo occupati in un precedente articolo.

L'ottimo dividendo di Banca Profilo lo rende un titolo molto interessante

L’ottimo dividendo di Banca Profilo lo rende un titolo molto interessante – proiezionidiborsa.it

La valutazione del titolo attraverso l’analisi fondamentale

La valutazione di Banca Profilo attraverso l’analisi fondamentale presenta delle contraddizioni. Nel senso che l’indicazione ottenuta dipende dall’indicatore utilizzato per effettuare la stima del livello di sopravvalutazione/sottovalutazione del titolo. Globalmente, però, prevale un’indicazione di sottovalutazione.

Ad esempio, secondo il rapporto prezzo su utili e il Price to book ratio il titolo risulta essere sottovalutato di circa il 15%. Per il rapporto prezzo su fatturato, invece, il titolo è in linea con la media del settore.

Il fair value, calcolato utilizzando il metodo del discounted cash flow, poi, esprime un’importante sopravvalutazione.

Attenzione ai falsi segnali su questo titolo bancario: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Banca Profilo (MIL:BPRO) ha chiuso la seduta del 16 dicembre a 0,198 euro, in rialzo dell’1,54% rispetto alla seduta precedente.

I fasti di inizio secolo sono lontani. Oltre 20 anni fa, infatti, il titolo quotava oltre quota 4 euro, adesso, invece, Banca Profilo vale circa 0,2 euro per azione.

Il 2022 si avvia alla conclusione con una performance del titolo bancario senza infamia e senza lode. Nella classifica della performance da inizio anno, infatti, le azioni Banca Profilo si collocano a centro classifica con una performance negativa per circa il 7%. Tuttavia, il titolo è riuscito a fare meglio del Ftse Mib.

Dopo una prima parte dell’anno ad altissima volatilità, causa scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, la seconda parte è stata caratterizzata da un andamento più pacato.

Allo stato attuale la tendenza individuata dalle medie è ribassista in accordo con quanto indicato dallo SwingTrading Indicator. Ci sono, quindi, elevate probabilità che si possa andare al ribasso.

C’è, però, un aspetto positivo. La seduta del 16 dicembre, dopo un forte affondo ribassista, ha visto le quotazioni recuperare dai minimi e chiudere sui massimi di seduta. A questo punto sarà decisivo quanto potrebbe accadere all’inizio di settimana prossima. Solo in questo modo si potrà capire se quello di venerdì è stato un falso segnale oppure una reale dimostrazione di forza.

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