Quando si tratta di medicinali e cosmetici lo stato di conservazione è un aspetto di rilievo primario. Spesso non gli dedichiamo l’attenzione che merita. Eppure, gli esperti ce lo ricordano costantemente. Dobbiamo fare massima attenzione al controllo dei dati riportati. Alcuni pensano che alla fine dei conti un medicinale o un cosmetico scaduto possano pressappoco avere lo stesso effetto. Questi errori grossolani possono causare problemi.
Molti si chiedono quali siano le conseguenze, così gli esperti dell’Istituto Superiore della Sanità ci danno qualche risposta.
Qualche dritta
Indice dei contenuti
È sempre sbagliato assumere un medicinale superata la data di scadenza. Le sostanze del farmaco potrebbero andare incontro al fenomeno della cosiddetta degradazione. Potrebbero cioè alterarsi chimicamente, divenendo tossiche per l’organismo. Quando anche la sostanza non divenga tossica, il principio attivo potrebbe comunque perdere qualsiasi tipo di efficacia. Insomma, le conseguenze potrebbero variare dall’inutile al dannoso. Ricordiamo infine che la data di scadenza fa riferimento a condizioni di conservazione medie di riferimento. Quelle cioè per le quali i medicinali sono conservati lontani da forti fonti di calore, sono integri, e non sono esposti ad ambienti particolarmente umidi.
Facciamo poi grande attenzione alla possibile alterazione delle confezioni. Un caso che tutti avremo presente è quello dell’erroneo strappo delle buste contenitive dei farmaci in polvere. In questo caso il contenitore danneggiato o strappato dovrà essere buttato. Evitiamo il rischio servendoci di un paio di forbici con cui aprire con precisioni la confezione. Il prodotto altrimenti si altererebbe in maniera irreparabile.
Diverso è il caso di flaconi e contenitori che contengono una pluralità di prodotti, od un’unica sostanza da applicare, come nel caso del collirio. In questo caso, infatti, i principi attivi potrebbero degradarsi nel giro di qualche settimana. Il libretto informativo ci manterrà aggiornati sui tempi di ciascun prodotto.
Ulteriormente diversa è la situazione di altri prodotti molto diffusi. Facciamo attenzione ai cosmetici con questa scritta. In questo caso, infatti, dobbiamo fare riferimento a un’indicazione diversa.
Attenzione ai cosmetici con questa scritta e ai medicinali scaduti
I cosmetici difficilmente hanno la scadenza. Quelli non aperti normalmente durano 2 anni. Invece i rossetti, le ciprie e gli ombretti hanno mediamente un termine di 5 anni. Infatti, i prodotti a base liquida deperiscono più rapidamente.
Per il periodo di conservazione dopo l’apertura, però, dobbiamo guardare il cosiddetto termine PAO (Period after opening). Questo indica il termine entro il quale, dopo l’apertura, il prodotto mantiene le proprietà inalterate. Certo però questo presuppone che ci ricordiamo precisamente quando abbiamo utilizzato per la prima volta il cosmetico.
Nella realtà delle cose questo potrebbe non succedere. L’attenzione a questi cosmetici è d’obbligo, specie per i prodotti per il viso che sono notoriamente i più delicati. Se il colore è quello originario e non ci sono grumi, questo sarebbe un buon segno. Ma nel dubbio sarà meglio buttare la confezione.
La lettura dei foglietti illustrativi non è un’attività inutile. In generale è sempre importante informarsi anche sui medicinali cosiddetti da banco. Quelli cioè che non hanno bisogno di una prescrizione medica. Ad esempio, non tutti sanno che alcuni di questi medicinali se assunti con eccessiva frequenza possono arrivare ad aumentare di varie volte il rischio di infarti, ictus ed altri seri problemi al cuore.
Lettura consigliata