Lasciare molta liquidità sul conto corrente non è certo una mossa conveniente per il risparmiatore che vuole evitare perdite. Non tutti forse sanno che diminuisce costantemente il patrimonio che un cliente decide di tenere sul conto piuttosto che investirlo.
Le somme di denaro che il correntista lascia in giacenza subiscono infatti continue decurtazioni a causa di imposte, costi di gestione e inflazione.
Le spese
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Sono in continuo aumento anche le spese relative alle più comuni operazioni alle casse automatiche e alle imposte sulle giacenze. Non a caso ci sono gli sfortunati titolari di conto corrente che spenderanno più soldi per prelevare contanti dal bancomat”. Per evitare un aggravio di costi molti risparmiatori trasferiscono parte della liquidità sui conti deposito in modo da ottenere una rendimento sicuro. Comunque bisogna prestare attenzione ai 3 rischi che si corrono a togliere i soldi dal conto corrente per far fruttare i risparmi sul conto deposito.
Con ciò non si intende affatto scoraggiare il correntista ad aprire un conto deposito vincolato o meno per mettere a rendita gli accantonamenti. Infatti i nostri consulenti ricordano che “È incredibile ma non tutti sanno quanto fruttano 50.000 euro in un anno in banca senza rischi sul conto”. E ancora più vantaggiosi sono i rendimenti per il risparmiatore che ha la possibilità di vincolare somme di denaro per più di 12 mesi.
Pur tuttavia conviene comunque fare attenzione ai 3 rischi che si corrono a togliere i soldi dal conto corrente per far fruttare i risparmi sul conto deposito. Il primo di essi coincide con il rischio di credito che riguarda la possibilità che la banca risulti insolvente in caso di fallimento. Ricordiamo difatti che la tutela dello Stato sulle somme in deposito ricade unicamente sui capitali fino a 100.000 euro. Al di sopra di tale soglia non vi è alcuna garanzia per il cliente che rischia di perdere le somme eccedenti i 100mila euro
Attenzione ai 3 rischi che si corrono a togliere i soldi sul conto corrente per far fruttare i risparmi sul conto deposito
Il secondo rischio a cui si espone il titolare di un conto deposito è di carattere regolamentare. Il che equivale a dire che col passare degli anni potrebbero verificarsi variazioni che riguardano le disposizioni legislative e le condizioni contrattuali. Non è infatti da escludere che alcune garanzie iniziali vengano meno nel corso del tempo e subentrino novità più o meno vantaggiose per il correntista. Il terzo rischio da valutare riguarda la necessità di programmare in anticipo un prodotto finanziario su cui reinvestire il denaro quando viene meno il vincolo temporale.
Le somme di denaro su un conto deposito hanno infatti una durata limitata e allo scadere del vincolo occorre pensare ad un investimento altrettanto redditizio. Pur tuttavia non è sempre facile individuare un altro conto deposito che possa garantire margini di guadagno altrettanto interessanti.