Il mattone è un investimento che piace sempre, anche in un momento di crisi straordinaria post Covid-19 come quello che stiamo vivendo. Tanto più se si vuole, giustamente, considerarlo come uno qualsiasi degli asset finanziari di un patrimonio. Ipotizziamo che si stia cercando un immobile non troppo grande e non troppo lussuoso, da comprare e rivendere a titolo speculativo. O da dare in locazione per affitti brevi turistici. Quali sono le riflessioni da fare prima di mettersi a cercare la casa giusta? Ecco una piccola guida.
Affitto
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A fronte dell’elevati tasso di proprietà immobiliare presente in Italia, il mercato degli affitti non è reattivo. Anche negli immobili commerciali, attualmente Il tasso di morosità da parte degli inquilini è estremamente elevato. E gli strumenti legali a disposizione dei proprietari sono limitati.
Diversificazione
Se si possiede già una prima casa, si ha già diversificato nel settore immobiliare. In un’ottica di lungo periodo è opportuno diversificare tra diverse asset class per evitare di essere troppo esposti in caso di crisi specifica dell’immobiliare. Si possono acquistare quote di fondi immobiliari che investono nel real estate in tutto il mondo. Oppure partecipare a operazioni di crowfunding immobiliare in grandi città, in aree dove sarebbe stato ormai difficile comprare da soli.
Liquidità
L’investimento immobiliare è per definizione poco liquido. Vendere un’abitazione richiede tempo e i costi di intermediazione possono essere molto onerosi.
Tasse
Chi sta pensando di investire in case o possiede immobili inutilizzati, deve considerare anche il fattore fiscale tra quelli che erodono il profitto. Se l’imposta Imu è stata abolita sulla gran parte delle prime case, lo stesso non si può dire delle seconde case. Ci sono poi da pagare le tasse locali.
Ubicazione
L’ubicazione geografica dell’investimento oggi è diventata sempre più cruciale, ai fini del profitto. Il valore immobiliare è rimasto costante solo nelle grandi città come Roma e Milano, ma in alcune aree del Paese è addirittura crollato. Sta funzionando bene il mercato delle ville e porzioni di ville con orto e giardino a distanza relativa dalle città, dove ritirarsi in caso di lockdown. Alcuni esperti consigliano, per l’immobiliare da mettere a reddito, di acquistare piccoli bilocali nelle città dove è presente la facoltà di medicina, in prossimità degli ospedali. Perché questi indirizzi di studio non possono prescindere dalla didattica dal vivo, ancora per un po’ di anni almeno.
Valore
Attenzione agli investimenti immobiliari post Covid-19. Il valore reale di un appartamento (se si considera l’incidenza dell’inflazione sul prezzo pagato per degli immobili negli ultimi 25 anni) oggi risulta sceso mediamente del 15 per cento. E non abbiamo idea di cosa succederà fra sei mesi, se la pandemia non finisse sul serio. Questo vuol dire che, chi avesse investito in immobili oltre 20 anni fa, ma anche solo 5 anni fa non riuscirebbe a proteggere il valore del suo capitale dall’inflazione. E solo chi avesse acquistato una prima casa per abitarci, ci avrebbe guadagnato. Non in valore, ma in qualità della vita e in confort.
Attenzione agli investimenti immobiliari post Covid-19
Concludendo, investire in immobili conviene ancora nel 2020. Ma per ora solo se si acquista la prima casa o se si investe in una proprietà in campagna, con orto e giardino dove ritirarsi in caso di pandemia. Al limite va bene il bilocale in una grande città, vicino agli ospedali o in una località turistica rinomata.