La legge regola molto attentamente i rapporti tra cliente e banca. Tanto che fissa tutta una serie di regole per tutelare il cliente che deposita i suoi risparmi in banca. Oltretutto, pone un apposito Ente pubblico, la Banca d’Italia, con il compito proprio di controllare che le banche rispettino queste regole. La Banca d’Italia ha numerosi compiti in ambito bancari. Segue la formazione delle leggi in materia di tutela dei clienti delle banche. Controlla il comportamento degli istituti di credito, facendo in modo che rispettino la legge. Assicura, tramite l’ABF, un sistema di tutela amministrativa per i clienti che possono evitare l’intervento del giudice.
Due degli obblighi più importanti delle banche, quando stipulano un contratto con i clienti, sono quelli di trasparenza e corretta informazione. Questo significa che gli istituti di credito hanno il dovere di informare il cliente di tutti i rischi che quell’operazione comporta. Le banche hanno, anche, il preciso dovere di rendere le informazioni comprensibili a tutti i clienti, e riportarle nel contratto. Una copia del contratto deve essere consegnata al cliente.
La trasparenza e la correttezza informativa
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Anche se la corretta informazione e la trasparenza sono degli obblighi di legge bisogna fare attenzione agli addebiti che la banca segna sul nostro conto. Infatti, ormai è diventata la normalità eseguire moltissime operazioni attraverso la banca. Si pensi banalmente ad un acquisto effettuato tramite bancomat oppure alla domiciliazione delle bollette. Questi sono classici casi dove un’operazione vede coinvolti 3 soggetti: la persona che effettua l’operazione, quella che la riceve e la banca stessa.
Oggi, poi, gli istituti di credito mettono a disposizione dei clienti delle applicazioni da cui possono effettuare molte operazioni, ad esempio dei bonifici. Possono ricaricare il saldo del proprio cellulare, possono spostare soldi dal conto principale ad una carta ricaricabile e molto altro ancora. Queste applicazioni sono davvero molto utili soprattutto per monitorare le operazioni che effettuiamo.
Attenzione agli addebiti che la banca annota sul nostro conto corrente perché dovremmo pagarli se non dimostriamo questo
La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza 20490/2022, ha ricordato un punto importante. Se la banca annota un’operazione sul nostro conto si presume sia stata effettuata. Se non la abbiamo effettuata davvero, dovremmo essere in grado di provarlo. Ancora se la banca si sbaglia dobbiamo, cioè, tempestivamente segnalarlo e provare l’errore. Altrimenti potremmo rischiare di dover pagare operazioni mai effettuate. Per questo risulta molto utile monitorare spesso l’applicazione. Infatti, attraverso questa possiamo seguire in maniera efficace tutte le operazioni che la banca registra sul nostro conto. Se l’annotazione è sbagliata o mai effettuata potremmo segnalarlo rapidamente evitando di pagare.
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