Attenzione ad operare sul conto corrente del defunto: cosa si rischia e cosa fare

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Attenzione ad operare sul conto corrente del defunto: cosa si rischia e cosa fare?

Quando il titolare di un conto corrente muore, la banca non può saperlo da sola a meno che non gli venga comunicato.

Una volta appresa la notizia del decesso del correntista, l’istituto di credito è tenuto a bloccare temporaneamente il conto, al fine di conoscere gli eredi alla successione.

Quando, infatti, muore una persona il suo patrimonio deve essere trasmesso agli eredi e si apre la successione.

Individuati gli eredi per testamento o per legge, questi potranno decidere di accettare o meno l’eredità.

La dichiarazione di successione

Aperta la successione, gli eredi entro 1 anno, dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione.

Con la dichiarazione di successione l’Ente individuerà il patrimonio ereditario del defunto e calcolerà le imposte che gli eredi dovranno pagare per entrare in possesso dei beni del defunto.

Attenzione ad operare sul conto corrente del defunto: cosa si rischia e cosa fare

Se non si presenta in banca la dichiarazione di successione, le somme di denaro sul conto corrente del defunto, continueranno a restare bloccate in giacenza in banca.

Anche eventuali bonifici a favore del correntista successivi la sua morte dovranno essere lasciati a disposizione del patrimonio ereditario. Pertanto, in via cautelativa bloccati.

Così come per i libretti ed attenzione alle cassette di sicurezza.

Per aprirle sarà necessario il consenso di tutti gli eredi.

Attenzione, dunque, ad operare sul conto del parente estinto dopo il decesso ma prima di aver avvisato la banca!

Questo comportamento potrebbe comportare una denuncia da parte degli eredi e della banca stessa.

Conto corrente intestato al solo defunto

Se il conto corrente è intestato solo al defunto, la banca bloccherà il conto e anche le eventuali deleghe concesse dal defunto in vita a soggetti terzi, fin quando non saranno stati individuati tutti gli eredi.

Ad esempio, la moglie del defunto non potrà prelevare soldi dal conto del marito a meno che la banca non l’autorizzi per sostenere le sole spese del funerale.

Conto corrente cointestato

Se, invece, il conto corrente è intestato a due o più persone occorre distinguere:

a)se è a firma congiunta, il conto verrà bloccato fin quando non sarà conclusa la successione che dovrà ripartire tra gli eredi le somme in base alle rispettive quote

b)se è a firma disgiunta, il contitolare superstite potrà disporre della propria quota liberamente mentre la quota del defunto verrà bloccata per essere suddivisa tra gli eredi.

Quali documenti sono necessari per sbloccare il conto in banca

Gli eredi per sbloccare il conto dovranno trasmettere alla banca:

-il certificato di morte del titolare del conto corrente

-l’atto di notorietà o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà al fine di attestare i fatti che riguardano la devoluzione dell’asse ereditario

-copia conforme dell’eventuale testamento

-copia della dichiarazione di successione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate

-l’attestazione dell’avvenuto pagamento delle imposte calcolate dall’Agenzia delle Entrate

Quando non occorre presentare la dichiarazione di successione

Non è necessario presentare in banca la dichiarazione di successione, per sbloccare il conto corrente del defunto quando il patrimonio:

a)non è superiore a 100.000 mila euro

b)non comprende immobili (immobili, appartamenti ecc.) o diritti reali immobiliari (usufrutto, servitù ecc.)

Approfondimento

Conto corrente cointestato: 3 motivi da non sottovalutare mai per non sceglierlo

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