Molte volte le cose si danno per scontate e si sbaglia. E sbagliando ci si preclude l’accesso a determinate forme di pensioni che, in alcuni casi, potrebbero essere le uniche a cui si ha diritto. È quello che accade a chi sceglie senza consultarsi, prima, con un esperto, pensando di aver capito tutto o di aver trovato il trucco per fregare il sistema. Prima di prendere qualsiasi decisione in ambito previdenziale il consiglio è sempre quello di consultare un Patronato. Si possono commettere errori dai quali, poi, non si può tornare indietro. Attenzione a scegliere l’Opzione Dini perché potrebbe precludere l’unica via di pensionamento, in alcuni casi.
Cos’è l’opzione al contributivo?
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L’opzione al contributivo consente di trasformare la liquidazione della pensione da mista a contributiva. Ovviamente l’opzione è esercitabile solo da chi non ha contributi versati esclusivamente nel sistema contributivo e richiede specifici requisiti che sono:
- aver versato almeno 15 anni di contributi totali;
- aver versato meno di 18 anni di contributi prima del 1996 ma di possedere contribuzione prima di tale data;
- possedere almeno 5 anni di contributi versati dopo il 1995.
Attenzione a scegliere l’Opzione Dini, esclude alcuni pensionamenti
Al contrario di quello che si potrebbe credere scegliere un pensionamento interamente contributivo non apre le porte alle cosiddette pensioni contributive. A partire dall’introduzione della Legge Fornero, infatti, l’Opzione Dini ha come risultato solo quello del calcolo della pensione. Dal 2012, quindi, scegliere questa opzione cambia solo il metodo di calcolo applicato per l’assegno della pensione.
La scelta, però, non apre anche le porte ai requisiti di accesso alle pensioni contributive. E quindi non si potrà accedere alla pensione anticipata contributiva con 64 anni di età e 20 anni di contributi. E neanche alla pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni.
L’Opzione esclude anche un’altra misura
Anche se non tutti lo sanno scegliere l’opzione contributiva esclude anche dall’accesso all’Opzione donna con 58 o 59 anni di età e con 35 anni di contributi. Molte lavoratrici, infatti, che avevano richiesto il riscatto della Laurea agevolato con l’opzione al contributivo si sono trovate escluse da questo tipo di pensionamento.
Bisogna, quindi, fare molta attenzione alla scelta o meno dell’Opzione Dini. Per prima cosa perché scegliere il ricalcolo interamente contributivo dell’assegno, in alcuni casi, potrebbe essere anche poco conveniente. In secondo luogo perché, scegliendola per accedere, magari ad una pensione che prevede il calcolo contributivo si potrebbe rimanere esclusi proprio da quella stessa misura.