In ogni menù natalizio che si rispetti ci sono alcune portate che non possono assolutamente mancare. Sul versante primi piatti ci sono lasagne e cannelloni. Su quello dei secondi troviamo arrosti e polpettoni. Per quanto riguarda i dolci, abbiamo pandoro e panettone. Tutti cibi buonissimi ma decisamente “pesanti” e in alcuni casi difficili da smaltire. Purtroppo, però, le insidie per la linea e per la salute potrebbero arrivare anche dagli antipasti. E attenzione a questo tipico cibo natalizio perché potrebbe far schizzare il colesterolo alle stelle e interagire con alcuni comunissimi farmaci. Vediamo di cosa si tratta e cerchiamo di capire come consumarlo nel modo giusto. Soprattutto se siamo in cura con alcuni medicinali. In questo caso sarà obbligatorio consultare il medico prima di iniziare a mangiarlo.
Attenzione a questo tipico cibo natalizio perché potrebbe far schizzare il colesterolo alle stelle e interagire con alcuni comunissimi farmaci
La tradizione italiana prevede che la cena della Vigilia di Natale sia esclusivamente a base di pesce. L’importante è scegliere quello giusto. Ad esempio questi 4 pesci andrebbero evitati se vogliamo guadagnare in salute e rispettare l’ambiente. Tra le pietanze provenienti dai nostri mari, ce n’è anche un’altra consumatissima durante le feste: il caviale. Ed è proprio questo l’alimento a cui dobbiamo prestare grandissima attenzione.
Seppur buonissimo e pregiato, il caviale, ovvero le uova dello Storione, ha alcuni valori nutrizionali da prendere con le molle. Il primo è l’elevata quantità di calorie. 100 grammi di caviale ne apportano circa 260. Decisamente tante. Soprattutto se lo mangiamo in abbinamento agli altri tipici cibi natalizi.
In più il caviale contiene molti grassi saturi, sodio e colesterolo. Tutte sostanze che potrebbero creare non pochi problemi alla salute dell’apparato cardiocircolatorio.
C’è anche un ulteriore motivo per cui dovremmo sempre consumare questo alimento con moderazione. Le uova di Storione potrebbero influenzare l’efficacia degli ossazolidinoni. Ovvero di alcuni antibiotici molto utilizzati. Se siamo in cura con questi medicinali, sarebbe consigliabile evitare di mangiare caviale. O almeno consultare il medico prima di farlo.
Le proprietà nutrizionali del caviale
Fortunatamente non esistono solo aspetti negativi legati al consumo di caviale. Se lo assumiamo nelle quantità consigliate e seguendo i consigli del medico, potremmo trovare in queste uova dei preziosi alleati per la salute. Il caviale è infatti una buona fonte di vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina D.
Ma non solo. In 100 grammi di caviale possiamo trovare grandi concentrazioni di minerali utilissimi come il calcio, il ferro e il magnesio. Notevole anche la presenza di selenio, un micronutriente che potrebbe aiutare le nostre difese antiossidanti.
Approfondimento
Chi usa questi farmaci dovrebbe fare molta attenzione a questa comunissima spezia