Negli ultimi anni le nostre tavole si sono riempite di frutti esotici. Avocado, mango, papaya sono tra i più diffusi e tra i più consumati. Ma ce n’è uno di cui ancora non sono ben chiare le proprietà nutrizionali e le controindicazioni: la graviola. Alcuni recenti studi scientifici ci mettono infatti in guardia dal consumo eccessivo di questo gustosissimo prodotto. Quindi attenzione a questo frutto esotico sempre più diffuso può causare sintomi simili al Parkinson.
Attenzione a questo frutto esotico sempre più diffuso può causare sintomi simili al Parkinson
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La graviola è il frutto di una pianta, la Annona Muricata, di origine tropicale. Da alcuni anni questi frutti sono sempre più diffusi anche alle nostre latitudini. Hanno una forma inconfondibile e un gusto davvero unico.
Molti sostengono il suo utilizzo per combattere alcune forme di cancro e per curare molte infezioni comuni causate da virus e batteri. Ma non c’è nessuna evidenza scientifica di queste proprietà. L’Efsa, l’Autorità Europea che si occupa di sicurezza alimentare, non ne autorizza l’uso per trattare le suddette patologie.
Quello che emerge dalle ricerche scientifiche, invece, è che l’assunzione eccessiva di graviola può generare sintomi simili a quelli del Parkinson. Ma non solo. Sembra che il consumo prolungato del frutto possa causare anche la morte dei neuroni.
Come e quando consumare la graviola
Fortunatamente è solo l’eccessivo e prolungato consumo di graviola a mettere il nostro cervello a rischio. Se la utilizziamo nel modo giusto possiamo godere tranquillamente dei benefici e del sapore esotico di questo gustosissimo frutto.
In più potremmo sfruttare le sue proprietà antidepressive. La graviola è ricca di composti alcaloidi particolarmente utili per alleviare i sintomi di ansia e stress.
Dovremmo sempre evitarla, però, se soffriamo di pressione bassa o se abbiamo problemi intestinali. La graviola tende ad abbassare la pressione e ha una funzione antibiotica naturale. Mangiandone troppa rischiamo di abbassare ulteriormente la pressione e di uccidere la flora batterica.
Ora che abbiamo imparato come consumarla possiamo preparare dolci, cocktails e centrifugati a base di graviola. Oppure possiamo semplicemente gustarcela con un cucchiaino.
Approfondimento
Bastano 3 grammi al giorno di questa spezia per proteggere il cervello dal Parkinson