Il BTP scadenza novembre 2026, ha una cedola eccezionale, pari al 7,25%. Ecco le caratteristiche di questo titolo di Stato e quanto si potrebbe guadagnare dal flusso cedolare annuale investendo 50.000 euro.
Se sei alla ricerca di un investimento sicuro e redditizio con un orizzonte massimo di 36 mesi, potresti considerare il BTP scadenza novembre 2026. Si tratta di un titolo di Stato italiano a tasso fisso, emesso nel 1996 e con una cedola annuale del 7,25%. In questo articolo, analizzeremo le caratteristiche di questo BTP e i motivi per cui potrebbe essere vantaggioso. Inoltre analizzeremo il profilo di un possibile risparmiatore che potrebbe essere interessato a questo BTP. E calcoleremo il flusso cedolare annuale che si può ottenere investendo 50.000 euro.
Attenzione a questo BTP con cedola stratosferica
Indice dei contenuti
Il BTP scadenza novembre 2026 (Isin: IT0001086567) è un titolo di Stato che paga ogni 6 mesi una cedola del 3,625%. Il prezzo al momento della stesura dell’articolo era di 111,2 centesimi. Sul sito della Borsa italiana leggiamo che a questo prezzo il rendimento annuo effettivo a scadenza sarà del 2,3%.
Ovviamente il BTP novembre 2026 è quotato sul mercato telematico delle obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana. Il lotto minimo di negoziazione è di 1.000 euro e la durata residua è di poco meno di 3 anni.
Perché una cedola del 7,25% potrebbe essere vantaggiosa
Non c’è titolo di Stato italiano che offra una cedola così elevata. Una cedola del 7,25% potrebbe essere vantaggiosa per diversi motivi. Innanzitutto, si tratta del flusso cedolare più elevato di tutti i titoli di Stato italiani. Questo flusso cedolare è fisso, quindi è indipendente dall’andamento dei tassi di interesse e dall’andamento dei rendimenti. Chi ha in portafoglio questo BTP nei prossimi 3 anni godrà di una cedola del 7,25%. Anche se occorre dire che la tassazione del 12,5%, applicata ai titoli di Stato, riduce il guadagno finale, quello netto.
Quale risparmiatore potrebbe essere interessato a comprare questo BTP
Il BTP novembre 2026 potrebbe essere interessante per un risparmiatore che ha un orizzonte temporale di medio periodo. Un risparmiatore che cerca un investimento sicuro e che vuole sfruttare una cedola elevata. Si tratta di un titolo adatto a chi ha una bassa propensione al rischio e una moderata tolleranza alla volatilità. Anche se il prezzo del BTP può oscillare in base alle condizioni di mercato, la durata residua relativamente breve limita queste oscillazioni.
Quanto si potrebbe guadagnare dal flusso cedolare annuale investendo 50.000 euro
Attenzione a questo BTP e al suo rendimento, però. La cedola non è il rendimento e il rimborso a 100 centesimi, determinerà una minusvalenza a chi lo acquistasse ai valori attuali. Perdita in conto capitale che sarà più che compensata dal guadagno delle cedole pagate durante la vita residua del titolo.
Investendo 50.000 euro nominali del BTP novembre 2026, il flusso cedolare lordo sarebbe di 3.625 euro ogni anno. Ma questo importo andrebbe ridotto dell’imposizione fiscale del 12,5%, che porterebbe il guadagno netto a 3.170 euro annuo. Tuttavia a questo guadagno occorre togliere la perdita in conto capitale
Di recente anche Goldman Sachs ha emesso un bond con una cedola davvero elevato, maggiore di quella offerta da questo BTP-