Dopo 15 mesi di sofferenza l’economia mondiale sembra uscire dal tunnel. Una luce che porta con sé anche qualche nube come l’inflazione, nociva in generale per i risparmi e anche per chi ha acquistato bond.
Con riferimento al risparmiatore in obbligazioni, vediamo quali sono i principali rischi e quali correttivi adottare per non restarne vittime. Dunque, attenzione a quest’incubo per chi ha BTP e titoli di Stato in portafoglio e 3 valide strategie per non perdere soldi.
Il legame inflazione-tassi è il vero incubo per chi ha BTP e titoli di Stato
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Il ritorno alla normalità e la ripresa del PIL portano con sé un riaccendersi della domanda aggregata in generale. Tutto inizia dalle materie prime, come ad esempio il petrolio, e poi si scarica a cascata sui prodotti finali e quindi sulla vita di tutti i giorni. Morale, i prezzi di beni e servizi salgono.
Accanto a questa normalissima dinamica di mercato vanno aggiunte poi le politiche fiscali e monetarie molto accomodanti. Cioè lo Stato contiene le tasse ed aumenta la spesa pubblica al fine di sostenere il PIL. Ancora, la BCE dal canto suo ha inondato il sistema di denaro per non farlo collassare.
Ora, unendo tutte queste forze è legittima la ripresa dell’inflazione, che a cascata si trascina (in piccola parte) al rialzo anche lo spread. Quindi i rendimenti nominali salgono e le quotazioni di mercato scendono, ossia il mercato vende obbligazioni.
Davanti a simili scenari, attenzione a quest’incubo per chi ha BTP e titoli di Stato in portafoglio e 3 valide strategie per non perdere soldi.
Un gran dilemma
Il grande dilemma dei risparmiatori in bond rimanda alla necessità di capire se si tratta di un fenomeno passeggero o meno. Cioè l’inflazione attuale è solo una fiammata e stop o l’anticamera di un nuovo ordine delle cose?
Per rispondere con certezza ci vorrebbe la sfera di cristallo. Tuttavia, alcuni punti sono chiari ed essenziali.
Da un lato, le Banche Centrali devono sostenere la ripresa economica e quindi gli investimenti. Tradotto, bassi tassi d’interesse per consentire ad aziende e famiglie di investire per il medio-lungo termine. Inoltre ci sono gli enormi deficit di bilancio statali sui quali pesano come macigni gli interessi sul debito.
Poi c’è l’economia, il cui equilibrio è oggi in parte precario. Si pensi ai sussidi a pioggia che da mesi arrivano ai cittadini, ma anche, ad esempio, lo stop ai licenziamenti. Se venissero meno tutti questi sostegni, come reagirebbe l’economia?
Al cospetto di simili interrogativi l’inflazione perde buona parte del suo smalto e del suo essere fonte di grande preoccupazione.
Nulla da dire: attenzione a quest’incubo per chi ha BTP e titoli di Stato in portafoglio e 3 valide strategie per non perdere soldi
Nell’attesa di capire le evoluzioni di lungo termine, vediamo intanto cos’è possibile fare nel presente per proteggersi contro questo acerrimo nemico.
Secondo la maggior parte degli analisti finanziari, un primo espediente passa per la riduzione della duration. E non poteva essere diversamente: duration lunghe sono più sensibili al rischio legato alle eventuali variazioni dei tassi d’interesse. Quelle brevi invece lo neutralizzano.
In secondo luogo sarebbe saggio includere nel portafoglio strumenti del tipo “inflation linked” e dare più spazio alle classi obbligazionarie di qualità.
Infine un terzo ed ultimo suggerimento, solo laddove compatibile con il proprio profilo di rischio ed orizzonti temporali. Vale a dire inserire qualche fiches azionaria in più nel portafoglio. Oltretutto, se l’inflazione dovesse esplodere alla lettera, questo dovrebbe significare che l’economia starà girando a mille. E fino a prova contraria, PIL ed economia passano in buona parte (anche) per le Borse mondiali.
Ricapitolando, attenzione a quest’incubo per chi ha BTP e titoli di Stato in portafoglio e 3 valide strategie per non perdere soldi.
Infine, alcuni validi spunti operativi. Per chi crede nella forza dei mercati nel lungo termine e intenda diversificare, qui al link spieghiamo bene come fare. Invece per chi gradisse invece soluzioni di breve respiro, quest’articolo offre interessanti spunti al riguardo.