In Italia e nel mondo il consumo di farmaci è, purtroppo, in costante aumento. Molto spesso i medicinali sono necessari. In altri casi potremmo farne a meno e optare per rimedi naturali. Ma se siamo costretti ad assumerli dobbiamo conoscere bene anche i potenziali effetti negativi. Qualche giorno fa abbiamo scoperto che “pochi sanno che usare spesso questi comunissimi farmaci mette i reni in pericolo”. Oggi, ci concentreremo su un’altra categoria di medicinali che possono provocare acufeni o ipoacusia. Quindi dobbiamo fare attenzione a questi farmaci molto comuni perché possono causare seri danni all’udito.
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Attenzione a questi farmaci molto comuni perché possono causare seri danni all’udito
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Tra i prodotti che ci mettono a rischio acufene, ovvero il ronzio costante nelle orecchie, ci sono i salicilati e alcuni diuretici. Nella prima categoria rientrano farmaci comuni come l’aspirina. Fortunatamente causano problemi limitati nel tempo e solo raramente danni permanenti.
Anche alcuni diuretici usati per l’ipertensione possono provocare acufene. Anche in questo caso temporanea se non li utilizziamo in contemporanea ad altri medicinali ototossici.
Attenzione anche agli antidepressivi che intervengono sulla produzione di serotonina. Una ricerca dell’Università dell’Oregon dimostra la correlazione tra l’assunzione di questi prodotti e la comparsa di acufeni. Secondo lo studio la serotonina stimola l’attività delle cellule fusiformi del nucleo cocleare dorsale del cervello. Proprio la zona in cui si originano gli acufeni.
Sembra incredibile ma anche alcuni tipi di antibiotici possono causare danni all’udito e ipoacusia. Soprattutto se li assumiamo nelle dosi sbagliate o per troppo tempo.
Tra questi ci sono i farmaci a base di neomicina utilizzati per curare infezioni batteriche alla pelle e all’intestino. Cerchiamo di non abusarne perché potrebbero portare a perdita temporanea delle facoltà uditive.
Particolarmente pericolosi per l’udito anche i medicinali chemioterapici. Spesso sono responsabili di ipoacusia a entrambe le orecchie e i sintomi possono presentarsi anche molti mesi dopo la fine del trattamento.
Per capire se possiamo utilizzare o meno uno qualsiasi di questi farmaci è sempre meglio consultare il parere di un medico.
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