I farmaci e i loro possibili effetti collaterali sono uno degli argomenti più dibattuti in questo periodo. E questo perché il consumo di medicinali è in continuo e costante aumento. Non è necessariamente una bella notizia. In molti casi potremmo sostituire i farmaci con dei rimedi naturali e metterci al riparo da eventuali controindicazioni. In altri, però, la terapia farmacologica si rende necessaria. È il caso dei pazienti in cura con i cortisonici, prodotti antinfiammatori per eccellenza e utilizzati per trattare moltissime patologie. Ma dobbiamo fare attenzione a questi farmaci che utilizziamo spesso perché potrebbero causare gravi problemi ai muscoli. Una delle principali cause di miopatia, l’infiammazione dei muscoli volontari, è proprio l’abuso di cortisonici. Ma vediamo come comportarci in caso di malattia e come imparare a gestire la situazione. Con una premessa. Prima di prendere iniziative dovremmo sempre consultare il parere di un medico.
Attenzione a questi farmaci che utilizziamo spesso perché potrebbero causare gravi problemi ai muscoli
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Le miopatie sono patologie che colpiscono i muscoli volontari e si manifestano spesso con debolezza diffusa, crampi, contratture frequenti e affaticamento di alcuni muscoli. Ne esistono due tipi. Le miopatie ereditarie e le miopatie secondarie. Le prime sono causate da fattori genetici. Le seconde possono originarsi da problemi ormonali, intossicazioni e, appunto, un uso prolungato di farmaci. In particolar modo di medicinali molto comuni come le statine e i cortisonici.
Normalmente la miopatia secondaria causata da farmaci si manifesta con debolezza generale o con dolori localizzati ai muscoli. In particolare a quelli delle gambe e della zona pelvica. Ma fortunatamente è un problema risolvibile con alcuni accorgimenti e con i consigli del medico curante.
Cosa fare se soffriamo di una forma di miopatia causata da farmaci
Il primo passaggio preliminare è quello della diagnosi. Riconoscere una miopatia causata da farmaci non è facilissimo. Debolezza, dolori muscolari e crampi sono infatti sintomi di moltissime patologie. Ma se siamo in cura da molto tempo con farmaci a base di cortisone non dovremmo sottovalutare questi campanelli d’allarme.
Se abbiamo un sospetto rivolgiamoci subito a uno specialista. Spesso la riduzione dei cortisonici è la soluzione più efficace ma sarà il medico a indicarci il percorso corretto per “scalare” l’uso del medicinale. Ed eventualmente ci indicherà una terapia alternativa a base di farmaci meno pericolosi per i muscoli.
Tutta da verificare, invece, l’utilità dell’esercizio fisico per chi soffre di queste patologie. Per dovere di cronaca, su alcune riviste è infatti ancora aperta la questione sul se lo sport debba essere praticato o meno in relazione a queste. Si è dunque ancora in attesa di una conferma o di una dovuta smentita.
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