Attenzione a questi 3 frutti autunnali così buoni ma che contengono pesticidi particolarmente pericolosi

frutti autunnali

Attenzione a tutti questi alimenti perché sono pieni di pesticidi come segnalano sempre i rapporti di Coldiretti e Legambiente. Il problema maggiore viene dalle coltivazioni estere. Giusto per dare un’idea, pochissimi sanno che le banane, frutto presente praticamente sempre sulle nostre tavole, è uno di quelli a maggior rischio pesticidi. Purtroppo, nei Paesi tropicali oltre alla piaga dello sfruttamento minorile della raccolta, ci sono anche scarsissimi controlli igienico-sanitari. Ogni anno la EWG, Istituto Internazionale che si occupa di salute e benessere, stila una classifica degli alimenti maggiormente colpiti dai pesticidi. E, facciamo attenzione a questi 3 frutti autunnali così buoni ma che contengono pesticidi particolarmente pericolosi.

Tra i presenti anche frutta e verdura molto consumate

Come dicevamo il problema viene spesso dall’estero, ed è per questo che sarebbe fondamentale rifornirsi solo di prodotti made in Italy. Chi abita in campagna, o comunque nelle zone extraurbane ha la fortuna di potersi rifornire direttamente dai contadini e dagli allevatori. Molto vantaggiosi per la nostra salute sono anche i piccoli mercatini a cosiddetto chilometro zero. Qui, oltre a essere premiata la qualità del prodotto, abbiamo la possibilità di conoscere personalmente chi produce e vende gli articoli. Purtroppo, invece, nella lista internazionale di frutta e verdura maggiormente colpita dei pesticidi, ci sono anche prodotti come i cavoli e le fragole sempre presenti sulle nostre tavole.

Attenzione a questi 3 frutti autunnali così buoni ma che contengono pesticidi particolarmente pericolosi

Secondo i dati riportati dagli Istituti sopracitati purtroppo tra gli alimenti più pericolosi ci sono anche tre frutti tipicamente autunnali ed invernali:

  • mele;
  • uva;
  • pere.

Considerando che siamo tra i maggiori coltivatori, esportatori e allo stesso tempo consumatori di questi tre frutti, cerchiamo di tutelarci. Se non abbiamo la possibilità di muoverci dalla città e dobbiamo rifornirci nei tradizionali supermercati, cerchiamo la bandierina tricolore che indica una produzione interna. E, cerchiamo di fidarci invece molto meno soprattutto delle primizie che vengono dall’Oriente e dall’Africa. Qui, purtroppo è una vera propria giungla per quanto riguarda leggi e controlli sulla qualità e sulla salute del prodotto.

Come tutelarsi eliminandoli

Senza farsi prendere comunque dall’allarmismo, esistono i cari e vecchi sistemi delle nonne per tutelare la salute a tavola. Prendiamo una ciotola e versiamoci all’interno due bicchieri d’acqua e uno di aceto. Immergiamoci la frutta e la verdura che vogliamo consumare, lasciando a riposo per una ventina di minuti. Quindi, armati di una spazzola, rimuoviamo i residui che potrebbero essere rimasti sulle bucce.

Approfondimento

Eccezionali le conserve di questi due frutti che a settembre deliziano le nostre tavole

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