Le uova sono ormai entrate a far parte della dieta di ogni italiano ma non tutte forse fanno bene allo stesso modo. Certi tipi di allevamento, infatti, potrebbero favorire un determinato trattamento degli animali che si rivela nocivo per l’uomo. Attenzione a queste uova perché potrebbero essere piene di antibiotici dannosi per la salute. Cosa possiamo fare quindi per evitarle? In quanto consumatori all’interno dell’Unione europea abbiamo a disposizione un buon numero di informazioni sui prodotti che compriamo. La lettura approfondita dell’etichetta può migliorare considerevolmente le nostre scelte d’acquisto. L’abbiamo scoperto parlando di un’acqua eccezionale per il corpo da bere durante l’estate. E a volte ciò che impariamo non è affatto positivo e riceviamo brutte notizie. Come quelle riservate a chi beve spesso succhi di frutta all’apparenza salutari. Cosa possiamo scoprire invece sulle uova leggendo codici ed etichette?
Perché si usano gli antibiotici e perché possono essere nocivi
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Innanzitutto, è bene sapere che l’Unione europea sottopone gli allevatori a controlli e a standard molto rigidi. Quindi è sempre più raro che un articolo venga ritirato dagli scaffali per aver creato danni alla salute. Ci sono però degli studi che suggeriscono una correlazione fra l’uso di antibiotici negli animali e particolari risposte del nostro organismo. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha riscontrato lo sviluppo di una resistenza agli antibiotici, se li assumiamo costantemente attraverso le uova.
Non solo questi possono anche causare vere e proprie infezioni alimentari. Negli ultimi anni in seguito a una sensibilizzazione dell’opinione pubblica, le persone hanno acquistato sempre più uova di allevamento a terra o biologico. Qui le galline hanno più spazio ed è quindi in questi allevamenti che vengono utilizzati meno o nessun antibiotico. Per il semplice fatto che gli antibiotici sono necessari soprattutto in caso di sovraffollamento quando tanti animali sono costretti a condividere uno spazio angusto. Di conseguenza gli allevatori producono sempre più uova da galline non allevate in gabbia o batteria. Si tratta comunque di un numero abbastanza elevato.
Attenzione a queste uova perché potrebbero essere piene di antibiotici dannosi per la salute
Come sapere dove sono allevate le galline che hanno prodotto le nostre uova? Basta guardare il codice impresso sul guscio. Lo “0” marca l’allevamento biologico dove le galline hanno molto spazio all’aperto. L’“1” indica un allevamento all’aperto, ma con metà dello spazio. Il “2” indica un allevamento a terra al chiuso, ma non in gabbia. In ultimo il “3” che indica, un allevamento in gabbie e batterie. In più sulla confezione potremmo trovare scritto: “Il processo produttivo non prevede l’utilizzo di antibiotici”.