È incredibile perché le migliori creme solari non sono quelle più care. Lo rivela l’ultimo test commissionato dall’associazione Altroconsumo, che ha esaminato gli ingredienti contenuti in 28 prodotti con fattore di protezione 30, 50 e over 50. Dall’indagine sono emerse sorprese, bisogna dirlo, non proprio piacevoli. Ecco i risultati più significativi raccolti dalla redazione Beauty di ProiezionidiBorsa.
Una osservazione attendibile
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Lo scopo principale del test è stato quello di valutare l’efficacia dei prodotti solari nei confronti dei raggi UVB (SPF) e UVA, in funzione al grado di protezione dichiarato in etichetta, per valutarne la conformità.
La prova per determinare il fattore di protezione solare SPF che si riferisce soltanto ai raggi UVB, spiegano da Altroconsumo, è sta eseguita secondo lo standard ISO 24444:2019.
Ogni crema è stata provata da un gruppo di persone su un’area specifica e delimitata della schiena, irradiata con uno strumento che simula l’attività della luce solare.
Nella valutazione complessiva dei prodotti si sono introdotti anche altri criteri come l’impatto ambientale, vale a dire la tossicità verso gli abitanti del mare, e anche la biodegradabilità delle confezioni.
In alcuni prodotti, infatti, sono presenti sostanze conservanti, ossidanti o profumanti che potrebbero essere sostituite con alternative più ecologiche. Il test di Altroconsumo rileva anche il tipo di informazione che viene offerta al consumatore, valutando se i termini utilizzati sulla confezione possano indurre o meno una falsa percezione di sicurezza.
Le sorprese che non ci aspettavamo
Attenzione a queste creme solari e le migliori non sono affatto costose. Quasi nessuno si preoccupa di controllare voce per voce cosa sono gli ingredienti di una crema solare. Siamo alla ricerca di una crema solare dimagrante, invece. Il sogno di tutte è abbronzarsi appiattendo la pancia.
L’indagine di Altroconsumo ci allerta su questi che possiamo trovare in etichetta: propylparaben, butylparaben e ethylhexylmethoxicinnamate. Si tratta di interferenti endocrini, ovvero sostanze in grado di interferire con il nostro sistema ormonale. Dunque, attenzione, non usiamo queste creme solari sui bambini e sui neonati.
Invece è bene evitare da subito i prodotti che contengono buthylphenyl methylpropional. Si tratta di una fragranza che dal primo marzo 2022 rientrerà tra le sostanze proibite nei cosmetici.
Attenzione a queste creme solari e le migliori non sono affatto costose
La classifica di Altroconsumo ha premiato tra i primi dieci marchi alcuni big del settore creme solari piuttosto economiche, a dimostrazione che non si debba spendere un occhio della testa per salvarsi la pelle.
Primo e quinto posto per il colosso Nivea per uno spray con attivatore di melanina. Ma Piz Buin, un altro marchio storico delle creme da spiaggia, si aggiudica il secondo e il quarto posto. Mentre il terzo e il settimo vanno rispettivamente a Biotherm e a Eucerin. Strappano il sesto e l’ottavo posto i solari di un altro colosso dei solari, Garnier.