Con l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia il traffico aereo è ripreso con effetti positivi sui titoli del settore come ENAV. Ad esempio, da qualunque parte d’Italia è possibile raggiungere facilmente e godersi, anche chi non sa sciare, 3 delle mete più spettacolari del Trentino oppure 4 nuovi borghi italiani premiati bandiera arancione da visitare per il ponte dell’Immacolata. Quindi, fare attenzione a queste azioni.
Fatta questa premessa non deve sorprendere, quindi, che nei primi 9 mesi del 2022 l’ utile netto di ENAV è più che raddoppiato, a 91,8 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I numeri dei nove mesi si spiegano, quindi, con il forte incremento anno su anno del traffico di oltre l’80%, grazie soprattutto al periodo estivo. Nel corso di questo periodo, infatti, il traffico aereo in Italia è tornato ai livelli pre pandemia. L’amministratore delegato di ENAV ritiene di chiudere l’anno con circa il 96% dei volumi del 2019.
Una conseguenza immediata della ripresa delle attività è stata la diminuzione dell’indebitamento netto sceso, a fine settembre, a 428,97 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 483,53 milioni di euro di inizio anno.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio ottenuto considerando le raccomandazioni degli analisti esprime una sottovalutazione di circa il 20%.
Attenzione a queste azioni, secondo l’analisi grafica potrebbero presto accelerare al rialzo
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Il titolo azionario ENAV (MIL:ENA) ha chiuso la seduta del 15 novembre a quota 4,02 euro, in rialzo del 3,08% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista e con la chiusura del 15 novembre potrebbero essersi create le condizioni per il raggiungimento del I obiettivo di prezzo in area 4,142 euro. Il superamento di questo livello, poi, potrebbe aprire le porte al raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 4,52 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 4,898 euro (III obiettivo di prezzo).
I ribassisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 3,908 euro. In questo caso non potrebbero essere esclusi ritorni sui minimi annuali in area 3,38 euro.