Pure senza una invalidità gravissima si può lasciare il lavoro 11 anni prima. Una cosa che può sembrare assurda quella appena detta, ma che invece è perfettamente fattibile secondo le normative in vigore oggi. La Legge previdenziale italiana infatti ha una misura che si chiama pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. La misura è senza dubbio un “unicum” nel suo genere. Perché è una misura che non ha paragoni come anticipo di pensione. Nemmeno la nuova Opzione donna, pur con i suoi 58 anni di età come uscita per le lavoratrici con due o più figli avuti, offre un vantaggio talmente grande. Attenzione a questa invalidità che fa andare in pensione già 56 anni e con 20 anni di contributi.
Ben 11 anni prima infatti possono uscire le lavoratrici con la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità specifica. Per gli uomini va peggio, ma l’uscita a 61 anni è ineguagliabile anche per i lavoratori. Ma come funziona la misura, di cosa si parla quando si fa riferimento all’invalidità specifica e che cosa la differenzia dalla invalidità generica sono cose da approfondire.
Attenzione a questa invalidità che fa andare in pensione
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La pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile permette alle donne di uscire dal lavoro con 56 anni di età mentre agli uomini con 61 anni. Come la stragrande maggioranza delle misure previdenziali vigenti, anche questa però non ha nella sola età l’unico requisito da centrare. Innanzitutto servono pure 20 anni di contributi versati. Ma essendo una misura collegata alla disabilità del richiedente, serve che gli interessati siano riconosciuti invalidi in misura pari o superiore all’80%. Per la misura però c’è da considerare che la decorrenza del trattamento slitta di 12 mesi dalla data a partire dalla quale tutti questi requisiti vengono completati. In pratica, è prevista una finestra di attesa pari ad un anno per incassare per la prima volta la pensione con questa misura.
Ecco perché l’invalidità specifica non va confusa con quella generica
Ricapitolando, un lavoratore con 61 anni di età, 20 anni di contributi e l’80% almeno di invalidità pensionabile può andare in pensione subito. E lo stesso può fare una lavoratrice con 56 anni di età, 20 anni di contributi e sempre una invalidità specifica pari o più alta dell’80%. L’invalidità pensionabile o specifica è quella che viene certificata da visita medica da parte delle commissioni invalidi dell’INPS. Nulla a che vedere con l’invalidità generica, cioè quella civile che è certificata dalle commissioni delle ASL. Deve essere l’INPS infatti a certificare la riduzione di almeno l’80% della capacità lavorativa del richiedente. E la riduzione della capacità lavorativa deve essere specifica per le mansioni svolte al lavoro dal diretto interessato.