A metà mese una decisione della Banca Centrale Europea condizionerà le scelte economiche di molte famiglie italiane. Chi ha mutui o prestiti, ma anche chi ha dei soldi da investire, dovrà valutare con attenzione ciò che deciderà l’Istituto europeo.
Il 15 giugno rappresenta una data cruciale per tutte le famiglie italiane ed europee. In quella data la Banca Centrale Europea prenderà una decisione sui tassi di interesse, attualmente fissati al 3,75%. Quella decisione avrà un impatto diretto sulla situazione economica della maggior parte delle famiglie.
Cosa accade con l’aumento dei tassi di interesse
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Nell’ultima riunione del 4 maggio, la Banca Centrale Europea ha già aumentato i tassi dello 0,25%. La maggior parte degli operatori del settore bancario prevede un ulteriore aumento, probabilmente dello 0,25%. Un incremento di mezzo punto risulta meno probabile, soprattutto alla luce della tendenza al ribasso dell’inflazione in Europa registrata negli ultimi due mesi. Inoltre è improbabile che i tassi rimangano fermi. La BCE potrebbe sospendere l’aumento dei tassi se l’inflazione dovesse continuare a scendere per tutto il 2023 e per l’inizio del 2024. In questo caso i tassi inizieranno a scendere nel secondo o terzo trimestre del prossimo anno.
L’aumento dei tassi di interesse avrà un impatto immediato sui finanziamenti e sui rendimenti. Anche un incremento dello 0,25% renderà più onerosi i mutui. Inoltre farà salire i costi dei prestiti per l’acquisto di beni come elettrodomestici e telefoni cellulari.
Attenzione a questa decisione che può condizionare le scelte anche degli investitori
L’aumento dei tassi di interesse avrà un impatto positivo sui rendimenti degli strumenti di investimento, come titoli di Stato, obbligazioni, conti deposito e Buoni Postali. L’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato e delle obbligazioni sarà automatico, poiché legato ai movimenti di mercato. I BOT emessi dopo il 15 giugno dovranno tenere conto della variazione, così come i BTP e gli altri titoli di Stato.
Attenzione a questa decisione che può condizionare anche l’aumento dei rendimenti dei Buoni Postali e dei conti di deposito. Tuttavia tale aumento non sarà automatico, anche se è prevedibile. Infatti, per essere competitivi con l’aumento dei rendimenti su obbligazioni e titoli di Stato, le banche e le Poste dovranno adeguare la loro offerta. Ad esempio, ING Direct ha recentemente rivisto la propria offerta sul conto di deposito Arancio. Prima ha offerto un tasso del 3% per i primi tre mesi, estendendo poi l’offerta a 12 mesi.
Perché adesso conviene attendere per investire su questi strumenti
Se dovessi investire i tuoi risparmi sul conto corrente e sapessi che i rendimenti potrebbero aumentare tra qualche giorno, cosa faresti? Molte persone, di fronte a questa possibilità, aspetterebbero qualche giorno per investire. Questa scelta sarebbe giusta, in quanto entro la fine di giugno i rendimenti degli strumenti di investimento potrebbero aumentare per l’incremento dei tassi di interesse. Chi volesse investire in BOT potrebbe aspettare l’emissione successiva alla data del 15 giugno. Chi volesse investire in conti di deposito potrebbe aspettare i primi ritocchi delle banche, che sicuramente non tarderanno ad arrivare.
Tuttavia, per chi non potesse aspettare, c’è una soluzione alternativa: investire per qualche settimana. Ad esempio, si potrebbe optare per il BOT con scadenza a metà luglio (ISIN IT0005500027). Una volta rimborsato, si potrebbe puntare sulle nuove emissioni che probabilmente avranno un rendimento maggiore. La stessa strategia può essere adottata per i conti di deposito. Si può investire su un conto di deposito per un periodo limitato di quattro settimane, ovvero un mese. Successivamente investire sul conto di deposito più conveniente per il periodo più adatto ai propri obiettivi temporali.