In numerose occasioni ci siamo occupati dei nostri amici a quattro zampe, in particolare dei cani. Pur essendo parte della nostra famiglia e pur essendo partecipi della nostra vita, non è corretto considerarli degli esseri umani. Sono una specie diversa, con esigenze alimentari, sociali e biologiche diverse dalle nostre. Per questo, per esempio, è importante evitare di dare ai cani alcuni frutti per loro nocivi. Allo stesso modo, per il benessere del nostro animale, sarebbe meglio non dargli gli scarti della nostra tavola in maniera indiscriminata. Alcuni legumi potrebbero essere pericolosi per la loro salute e andrebbero offerti al nostro animale solo dopo consiglio del veterinario.
Oltre alla qualità del cibo che prepariamo per loro è importante anche la quantità e la frequenza con cui li sfamiamo. Dovremo però trovare il giusto equilibrio, facendo attenzione a quante volte al giorno nutriamo i nostri cani perché potrebbero avere questi importanti problemi di salute.
Dice il proverbio: il cucciolo rode l’osso perché non lo può inghiottire
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Nell’iconografia dei cartoni animati, è frequente incontrare il personaggio di un cane, intento a rosicchiare, sotterrare, dissotterrare un osso. Sarebbe dunque corretto nutrire il nostro cane con ossi, anziché con crocchette e croccantini? In fondo, per il cane, dovrebbe essere come tornare a una condizione più naturale e selvatica.
La risposta è abbastanza semplice: si possono dare ossi al proprio cane a condizione che siano crudi e non cotti. Ossa carnose crude (come ali di pollo crude o lembi di agnello) aiutano a mantenere sani denti e gengive, forniscono nutrimento aggiuntivo e aiutano a pulire il tratto digestivo del cane. In accordo con il veterinario, dovrebbero fare comunque parte di una dieta varia e completa.
Le ossa cotte, al contrario, rischiano di rompersi facilmente, possono scheggiarsi e, se inghiottite possono perforare tratti dell’apparato digerente e lesioni interne.
Attenzione a quante volte al giorno nutriamo i nostri cani perché potrebbero avere questi importanti problemi di salute
Oltre al tipo di cibo è importante anche la frequenza con cui sfamiamo il nostro cane. Alcuni scienziati dell’Univerità dell’Arizona guidati da Kathleen Kerr, hanno anticipato i risultati di un loro studio recente chiamato Dog Aging Project. In questo lavoro hanno studiato i dati di oltre 24.000 cani, valutando in particolare la frequenza dell’alimentazione con la salute degli animali.
Avrebbero scoperto che, i cani nutriti solo una volta al giorno avrebbero meno probabilità di sviluppare disturbi gastrointestinali, ortopedici ed epatici. Secondo i ricercatori, i benefici di un’alimentazione meno frequente potrebbero essere legati alle loro origini di cacciatori, come i lupi, in cui per giorni dovevano rimanere senza cibo.
Non è chiaro però se questo risultato sia legato alla frequenza di alimentazione, o alla quantità di cibo più limitata durante il giorno. Ulteriori studi sono stati programmati per chiarire questi e altri aspetti che potrebbero aiutarci a migliorare la salute dei nostri animali.