I nuclei familiari in cui ci sono figli a carico che frequentano la scuola o l’università possono ottenere importanti detrazioni fiscali. Già a partire dall’asilo nido e fino all’iscrizione ai corsi universitari è possibile per i contribuenti scaricare i costi dell’istruzione.
Inoltre esistono altri contributi economici che forniscono aiuti concreti alle famiglie che ogni anno devono sostenere le spese per l’educazione e la formazione dei figli. Infatti sono “Al via le domande per bonus di 1.300 euro per famiglie con figli studenti e con reddito ISEE fino a 40.000 euro”. E anche chi non ha i requisiti di accesso per conseguire borse di studio può detrarre le spese di istruzione e inserirle nel modello 730/2021. Dunque attenzione a non perdere rimborsi sulle spese scolastiche di 800 euro per figli studenti dall’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione dei redditi.
Fra le spese di istruzione che si possono scaricare vi sono i costi relativi alla frequenza di asili nido, scuole di infanzia, elementari e medie. Ad esse si aggiungono le spese che le famiglie sostengono per i figli iscritti alle scuole secondarie di secondo grado e all’università. Nello specifico le detrazioni fiscali sui costi della formazione valgono tanto per gli istituti statali che paritari e lo stesso dicasi per gli Atenei. Inoltre per i genitori che hanno figli universitari fuori sede vi è la possibilità di portare in detrazione anche i costi relativi al pagamento dell’affitto. Pertanto attenzione a non perdere rimborsi sulle spese scolastiche di 800 euro per figli studenti dall’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione dei redditi 2021.
Attenzione a non perdere rimborsi sulle spese scolastiche di 800 euro per figli studenti dall’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione dei redditi 2021
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Si può ottenere una detrazione fiscale pari al 19% su un tetto massimo di spesa di 800 euro per ciascun figlio a carico. Rientrano nelle spese da scaricare le tasse di iscrizione, il servizio mensa, quello post e pre scuola, le gite di istruzione e i contributi volontari. Preme inoltre sottolineare che potrà fruire del rimborso delle spese unicamente il genitore che ha effettuato pagamenti con strumenti elettronici e tracciabili. Il rimborso IRPEF del 19% non raggiungerà pertanto i contribuenti che hanno pagato in contanti le spese scolastiche piuttosto che privilegiare la tracciabilità dei versamenti.
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