La clementina, come ben sappiamo, è un agrume che nasce dall’ibridazione tra mandarino ed arancio. Si tratta di un frutto che possiamo trovare molto facilmente in questo periodo nei supermercati o dal fruttivendolo. Infatti, la loro raccolta avviene principalmente in inverno, tra i mesi di novembre e gennaio.
Spesso confuse con i mandarini, le clementine possiedono delle differenze sostanziali, pur restando molto simili ad essi. La prima differenza sta nella forma. Infatti, le clementine sono più tondeggianti rispetto ai mandarini, che sono più schiacciati ai poli. Inoltre, la polpa possiede un colore arancione più intenso e vi sono anche pochissimi semi.
Per quanto riguarda il gusto, invece, l’equilibrio perfetto fra dolce e agro rende le clementine più simili alle arance.
Un ingrediente speciale in cucina
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La clementina, come tutti gli altri agrumi, è un’ottima fonte di vitamina C e potrebbe essere un buon frutto da inserire nella propria dieta. Oltre a mangiarla a crudo, o sotto forma di succhi, sorbetti e marmellate, essa può essere utilizzata anche in altre preparazioni.
Infatti, la clementina è perfetta da affiancare a pesci e crostacei, come i gamberetti; o alla verdura, come i carciofi e la zucca. Oppure si può inserire all’interno di gustose insalate con la frutta secca, o all’interno di svariati dolci, come torte, biscotti, mousse, creme e tanto altro.
Tuttavia, una parte della clementina che spesso viene gettata nell’immondizia, ma che può servire per tanti scopi, è la buccia. Tra poco vedremo alcuni utilizzi e come può essere sfruttata anche in cucina.
Attenzione a non buttare le bucce delle clementine perché possiamo riutilizzarle in questi modi impensabili
Non tutti sanno che le bucce delle clementine possono essere utilizzate per soddisfare tantissime esigenze.
Ad esempio, si possono essiccare per creare dei meravigliosi pot pourri, ideali per abbellire e profumare la casa. Alle bucce di clementine possiamo affiancare fiori secchi, erbe aromatiche, spezie ed oli essenziali, come quelli alla cannella o alla lavanda.
Una volta essiccate e tritate in un mixer, le bucce potrebbero diventare un valido ingrediente per uno scrub per la pelle. Basterà infatti unire la polvere di clementina con lo zucchero di canna e l’olio di germe di grano ed applicarlo nelle zone interessate.
Anche un ottimo digestivo
Le bucce di clementine, però, possono essere adoperate anche per produrre in casa un ottimo digestivo.
Per realizzarlo, innanzitutto separiamo la parte arancione della buccia da quella bianca, perché quest’ultima potrebbe rendere il liquore troppo amaro.
Fatto ciò, immergiamo le bucce arancioni in un recipiente contenente alcol puro. Lasciamo macerare in un luogo buio per una settimana, mescolando ogni giorno.
Trascorso il tempo necessario, occupiamoci dello sciroppo. Versiamo lo zucchero in un pentolino, ricopriamolo di acqua e lasciamolo sciogliere mescolando a fuoco lento. Quando avremo ottenuto lo sciroppo, ed una volta raffreddato, uniamolo alle bucce fermentate e filtriamo il composto ottenuto con un colino. A questo punto non ci resta che conservare il liquore in bottiglie di vetro con chiusura ermetica per almeno un mese, prima di assaggiarlo. Quindi, ecco perché bisogna fare attenzione a non buttare le bucce delle clementine, altrimenti potremmo perdere l’occasione di realizzare tutto questo.